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Roma, mazurche e valzer al Gran Ballo Russo

Sabato 13 gennaio la danza si dà appuntamento al centro di Roma

Valentina Conti
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Torna la “Dolce Vita”. Sabato 13 gennaio, le sale dell'Hotel Westin Excelsior della Capitale, in via Vittorio Veneto, ospiteranno la VI edizione del Gran Ballo Russo, che sarà aperta dalla rappresentanza degli allievi Junker del prestigioso Istituto di Arte e Industria di Mosca. I partecipanti rivivranno il fascino ineffabile della dinastia Romanov, ultima famiglia imperiale regnante cui è dedicato l'evento, da sempre promosso dalla “Compagnia Nazionale di Danza Storica” di Nino Graziano Luca, ideatore ed organizzatore della manifestazione, da “Eventi-Rome” di Yulia Bazarova, promotrice della cultura russa in Italia, giornalista e organizzatrice della serata, e dall'“Associazione amici della grande Russia” di Paolo Dragonetti de Torres Rutili. L'attesissima iniziativa vedrà presenti centinaia di danzatori della Compagnia Nazionale di Danza Storica provenienti da molte città italiane che balleranno meravigliose quadriglie, appassionate mazurche e incantevoli valzer; una ventina di danzatori dell'associazione Russian Waltz da Mosca, capitanati da Olga ed Aleksandr Pokrovskii; il Corpo di Ballo del celeberrimo Istituto Statale di Cultura in Russia rappresentato dalle danzatrici Anna Koltzova, Maria Panchenko, Daria Neletova, che balleranno una coreografia sul Valzer di Georgij Sviridov; il violoncellista russo Georgy Gusev, che eseguirà due dei brani che in febbraio saranno nel programma del suo Concerto alla Carnegie Hall. Ad accompagnare l'atmosfera storica non saranno esclusivamente la peculiare solennità, la musica, le antiche tradizioni, il galateo, ma anche i costumi, realizzati da molte sartorie artigianali italiane e internazionali. “Un vero evento socio-culturale – dichiarano gli organizzatori - volto a consolidare i rapporti fra Russia e Italia. Un'occasione per esprimere a viva voce  la necessità di pace a livello internazionale, favorendo ponti interculturali che rafforzino i rapporti tra tutti i Paesi”.

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