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Allo stadio Flaminio solo rugby

Campidoglio

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È già la sede eccellente del torneo internazionale "Sei nazioni di Rugby" e la variante al progetto di ristrutturazione approvato dalla giunta capitolina a fine luglio renderà lo stadio Flaminio ancora più prestigioso e non solo per la disputa della competizione più importante d'Europa. Già in parte ristrutturato per l'edizione del 2008, quando vennero ampliate le tribune e gli spogliatoi, il primo «vero» stadio della Capitale, inaugurato nel 1959, sarà presto oggetto di ulteriori lavori di riqualificazione. Il via libera alla variante consentirà non solo di organizzare meglio uffici e locali da dedicare agli atleti ma anche di conservare e valorizzare l'insieme di Mausolei romani di età imperiale rinvenuti proprio durante la prima fase dei lavori. L'importo previsto dal Campidoglio per la ristrutturazione della struttura è di circa 6,6 milioni di euro. Nuovi uffici e sale di rappresentanza verranno costruiti proprio a ridosso degli scavi archeologici esaltando così l'eccezionale scoperta. Le nuove sale prenderanno il posto dell'attuale palestra di scherma e della palestra di ginnastica, che verranno a loro volta spostate in altre zone. Nel particolare, il nuovo progetto prevede la realizzazione della palestra di scherma sotto la curva nord e la palestra di ginnastica sotto la tribuna. La zona pugilato verrà invece spostata sotto la curva sud. La gara d'appalto, revocata dal delegato allo Sport, Alessandro Cochi proprio per far fronte alle nuove esigenze espresse dalla Federazione Italiana Rugby, che gestisce lo stadio Flaminio dal gennaio 2008, verrà probabilmente espletata di nuovo entro la fine dell'anno. Risolto in parte invece il problema della capienza dei posti: lo scorso anno vennero infatti creati ottomila posti in più grazie a due strutture mobili esterne poste al di sopra delle curve. Si fa insomma sempre più vivo il futuro del Flaminio che fino a poco tempo fa era invece considerato una struttura ormai in disuso.

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