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Terremoto: niente proroga ai contratti. A casa 700 tecnici specializzati

Respinto un emendamento presentato in Commissione speciale dai senatori azzurri

Daniele Di Mario
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Scontro tra Forza Italia e il governo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte. Il governo e la maggioranza costituita da MoVimento 5 Stelle e Lega, infatti, hanno respinto, nella seduta odierna della Commissione speciale del Senato, l'emendamento di Forza Italia al decreto legge Terremoto, che prevedeva la proroga delle assunzioni a tempo determinato e dei contratti di collaborazione stipulati per esigenze connesse al sisma. In questo modo tutte le amministrazioni locali dovranno licenziare quei dipendenti che, fino ad oggi, hanno lavorato con assunzione a tempo determinato, bloccando di fatto tutta l'attività degli enti locali e impedendo di arrivare velocemente alla definizione delle pratiche per il terremoto e di agevolare la gestione dei servizi per le famiglie, per le attività sociali, per le scuole e gli asili. "Il governo, che ha dichiarato tramite il viceministro Castelli di avere altre priorità verso cui stanziare le risorse, paralizza così di fatto la vita di tutti Comuni del cratere sismico", attaccano i senatori di Forza Italia Massimo Mallegni, Gilberto Pichetto Fratin, Maurizio Gasparri, Lucio Malan, Andrea Cangini, Alessandra Gallone e Fiammetta Modena, firmatari dell'emendamento che prevedeva la proroga delle assunzioni a tempo determinato e dei contratti di collaborazione nei Comuni colpiti dal sisma. "L'emendamento dei senatori di Forza Italia  prevedeva su richiesta dei sindaci e dell'Anci la proroga delle assunzioni a tempo determinato e dei contratti di collaborazione stipulati per esigenze connesse alla gestione del terremoto - aggiunge Marcello Fiori, coordinatore nazionale Enti Locali di Forza Italia - Si tratta del licenziamento di fatto di oltre 700 tecnici specializzati e in questo modo si paralizzerà  tutta l'attività degli enti locali, impedendo di arrivare velocemente alla definizione delle pratiche per il terremoto e di agevolare la gestione dei servizi per le famiglie, per le attività sociali, per le scuole e gli asili. Il governo, che nel contratto aveva aggiunto all'ultimo minuto poche e generiche righe sulla questione terremoto, ha dichiarato tramite il viceministro Castelli di avere altre priorità verso cui stanziare le risorse. Avevo invitato il Presidente del Consiglio prof. Conte di evitare passerelle e di occuparsi dei problemi urgenti e drammatici di queste comunità.  Purtroppo avevo ragione. Gradirei davvero di essere smentito: intervenga immediatamente  e ponga rimedio a questa vergogna!!".

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