Di Maio o Salvini? Il rebus del Colle
Riflessioni fino al 3 aprile. Poi Mattarella apre le consultazioni. Partita a due tra M5s e Lega. Ma se c'è l'impasse ipotesi governo di transizione
L'accordo trovato tra il Movimento 5 stelle e il centrodestra a trazione Matteo Salvini dà una prima indicazione, di relativa chiarezza, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: la traccia da seguire nei prossimi passi istituzionali c'è, anche se confusa, e prevede due attori in campo per ora, e cioè Di Maio e Salvini. Situazione già chiara immediatamente dopo il voto, e confermata dallo straordinario feeling tra i due politici nella gestione della partita per la presidenza di Camere e Senato. Le maggioranze di governo sono ancora indecifrabili dopo la battaglia parlamentare per l'elezione dei due presidenti. Ma l'avvio della XVIII legislatura ha tuttavia delineato molti aspetti ancora poco noti degli scenari politici delle consultazioni che il Quirinale avvierà subito dopo Pasqua. A sciogliere il rebus sarà il Colle. Che potrebbe prendere una direzione o l'altra a seconda delle mosse dei due pretendenti a Palazzo Chigi. Se Salvini salisse da solo e non come rappresentante dell'intero centrodestra allora l'incarico potrebbe andare al grillino quale rappresentante del partito di maggioranza relativa. Diverso nell'ipotesi di Salvini capo della coalizione, con Silvio in subordine dunque, che orienterebbe Mattarella a dare il mandato al leghista. Per uscire dall'impasse istituzionale il Colle potrebbe puntare anche a dare a uno dei due un solo mandato esplorativo per cercare i voti in Parlamento. Una situazione che consentirebbe comunque a Gentiloni di navigare tranquillo e senza strappi nella gestione degli... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI
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