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Gli sprechi del referendum bluff al Nord, ecco come andranno in fumo 64 milioni di euro

Tablet, assistenti digitali e soldi buttati. Domani si vota ma non serve per ottenere l'autonomia

Dario Martini
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I governatori di Lombardia e Veneto, Roberto Maroni e Luca Zaia, hanno assicurato che non sono state sprecate risorse, che gli alti costi del referendum di domani per ottenere maggiore autonomia dallo Stato erano inevitabili. Proviamo a mettere in fila qualche numero: 23 milioni di euro spesi solo in Lombardia per comprare 24mila tablet. La tecnologia, però, non semplifica. Gli apparecchi, infatti, hanno bisogno del supporto di 7.000 assistenti digitali che saranno sparpagliati per i seggi. Anche loro, ovviamente, da retribuire. Altri 24 milioni se ne sono andati in fumo alla voce «spese varie». Vi rientrano 1,3 milioni messi a bilancio per la campagna di promozione estiva (chi non ha letto l'opusculo «Scopri perché la Lombardia è speciale»?). Altri 1,3 milioni sono stati stanziati a settembre per tappezzare i muri e i mezzi pubblici di Milano con cartelloni e manifesti, 3 milioni invece servono per pagare gli agenti demandati a garantire l'ordine pubblico ai seggi. Spesa totale in Lombardia: 50 milioni di euro. Quasi il quadruplo di quanto ha messo a bilancio il collega leghista Zaia in Veneto: 14 milioni. Eppure proprio Zaia si è lamentato per... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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