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Regionali nel Lazio: Pirozzi frena, Zingaretti in bilico, M5S nel caos

Roberta Lombardi

Alberto Di Majo
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«Non penso proprio di candidarmi» alla presidenza della Regione Lazio. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, frena sul suo possibile impegno nel centrodestra alle prossime elezioni nella primavera del 2018. Fratelli d'Italia, il suo partito, è rimasto freddo sull'ipotesi e gli stessi esponenti di Forza Italia hanno chiesto di considerare altre ipotesi. Benché i sondaggi incoronino Pirozzi come il candidato migliore. Ma la strada è lunga. Anche perché Fratelli d'Italia punterebbe a schierare l'attuale capogruppo alla Camera, Fabio Rampelli. Acque agitate anche nel centrosinistra, benché il governatore uscente, Nicola Zingaretti, abbia detto più volte che si ricandiderà. Ma sono tanti nel Pd, soprattutto nell'area renziana, a esprimere dubbi: "Alla fine andrà al Senato", scommettono, immaginando una "discesa in campo" del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Le perplessità degli esponenti del Pd nascono anche da un sondaggio che assegnerebbe una percentuale molto bassa al partito. Riuscirà Zingaretti a compensare le difficoltà, magari costruendo una lista civica di candidati rilevanti? Tanto per completare il quadro, le cose sono piuttosto complicate pure nel M5S. La deputata Roberta Lombardi ha annunciato che si presenterà alle primarie per diventare la candidata alla presidenza. A sbarrarle la strada ci sono già due consiglieri regionali uscenti, Valentina Corrado e Davide Barillari. Non sarà una competizione in discesa per la prima capogruppo dei pentastellati a Montecitorio. Anche perché il sindaco di Roma, Virginia Raggi, non le ha riservato un endorsement caloroso.

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