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Boldrini bifronte, umilia i soldati poi li applaude

Il presidente della Camera Laura Boldrini

Secondo lei la Marina esiste solo se salva gli immigrati. Vuole la legge sulla tortura per colpire gli agenti. Però poi va ai Fori ad applaudire

Pietro De Leo
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Chissà se, in fin dei conti, alla Presidente Laura Boldrini non stia un po' di traverso che si dice "divisa" e non "diviso", che i brutti e i cattivi sono sempre gli uomini e tutti i conti tornano. Comunque, l'esistenza di un rapporto, per usar un eufemismo, non proprio agevolissimo tra la Terza Carica dello Stato e le Forze dell'Ordine, o gli uomini dei corpi d'armata, è fatto noto. A meno che non servano, gli uomini della Polizia Postale, a rintracciare autori di fotomontaggi ostili, in quel caso vanno bene, e vengono mobilitati in gran copia (accade a inizio legislatura, con proteste dei sindacati). Oppure, altro caso buono, è quando la Marina Militare diviene funzionale alla realizzazione della Grande Accoglienza ai migranti. In quel caso, secondo la Presidente, la Marina meriterebbe addirittura il Nobel, ma senza dirlo. Spieghiamo: un paio d'anni fa, il Quotidiano Nazionale promosse una campagna per conferire ai nostri marinai, protagonisti nel salvataggio dei migranti, l'ambito riconoscimento e la Terza Carica dello Stato intervenne su quel giornale a velato sostegno, specificando però che per la "natura imparziale del ruolo di Presidente" non poteva pronunciarsi "formalmente a favore della candidatura della Marina militare italiana al Nobel". Peccato che, nello stesso intervento, la Presidente non avesse trovato spazio per i... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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