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Flavio Briatore difende le vacanze del "povero" Beppe Grillo a Malindi

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Un bell'elogio della povertà da postare sul web e poi via verso Malindi. Le vacanze natalizie di Beppe Grillo sono state uno degli argomenti di discussione di questo inizio del 2017. Il "popolo del web" non ha gradito la scelta del comico che, mentre da un lato inneggiava alla decrescita felice in un video sul proprio blog, dall'altro trascorreva giorni di riposo in Kenya. E non è la prima volta visto che, due anni fa, il leader del M5S venne immortalato, sempre a Malindi, ospite del resort di Flavio Briatore. Insomma, è il ragionamento di sostenitori e oppositori di Beppe, un po' di coerenza non guasterebbe.   In realtà, secondo Briatore, le cose sono un po' diverse da come sono state raccontate. "Malindi - spiega intervistato dal Corriere della Sera - non è Sankt Moritz, o Courmayeur. Soggiornando in una casa a Malindi si spende il dieci per cento rispetto a Cortina, i prezzi sono modesti. Io so esattamente dove alloggia. Si tratta di un residence con appartamenti uno vicino all'altro, niente di lussuoso". E insiste: "Hotel di lusso? Mi viene da ridere, il lusso a Malindi non esiste, si può mangiare con 19 euro. Io in Africa porto mio figlio a vedere gli orfanotrofi. C'è un accanimento pazzesco. I social sono fuori controllo, siamo tutti bravi a cercare di abbassare il livello di vita degli altri. Dov'è lo scandalo se Grillo fa il bagno in Sardegna? Anche in Costa Smeralda ci sono case da 200 mila euro e ville da milioni. Anche i politici hanno il diritto di andare in vacanza e Malindi è più in linea con la filosofia di Grillo rispetto a Cortina. Agli italiani interessano il lavoro e la pensione, non cosa fa Grillo a Malindi".

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