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Romani tartassati, record di multe

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La Capitale al primo posto per gettito da verbali. Oltre 154 milioni nel 2013 Milano invece ha il record per importo medio per patentato (170,5 euro)

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Roma, Capitale per il gettito delle multe. Nel bilancio dei Comuni, c'è una voce che non tradisce mai le aspettative nonostante la crisi. Si tratta per l'appunto delle multe, amara realtà per gli automobilisti. I Comuni hanno capito che queste rappresentano un modo sicuro per far cassa e hanno raddoppiato i controlli in modo pignolo, e disseminato le città di restrizioni al punto che è difficile per chi usa l'auto con regolarità, non incappare in qualche infrazione. Chi abita soprattutto in un centro di rilevanza storica è costretto a fare la gimcana tra zone a traffico limitato, divieti di sosta a strascico e il proliferare di autovelox nelle strade di accesso. Il risultato è quello di una sorta di tassa occulta per ogni automobilistia giacchè è quasi impossibile evitare una multa. A Roma l'incasso per patentato, secondo una classifica stilata da Il Sole24Ore (su dati Siope e dei ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture) è pari a 88,5 euro per complessivi 154.246.564 euro. Un vero record. Spetta invece a Milano il primato degli incassi per automobilista pari a 170,5 euro per un totale di gettito di 132.307.730 euro. Si tratta di cifre importanti anche se in flessione rispetto al passato a causa di diversi fattori, prima di tutto la crisi che ha indotto gli italiani a usare meno l'auto e a preferire per gli spostamenti i mezzi di trasporto pubblici. Poi lo stop alla riscossione terminato il 16 giugno e imposto dalla sanatoria delle vecchie cartelle e lo «sconto» del 30% per chi paga subito. Ma un recupero del gettito ci sarà nel secondo semestre con il ritorno al recupero coattivo delle somme. Nella graduatoria degli incassi da strada, dopo Milano si colloca Firenze con 145 euro a patentato e con un gettito complessivo di 34.272.197 euro, seguita da Bologna (143,7 euro per un totale di 35.232.700 euro). Nel caso di Milano gioca anche l'incremento del traffico per il numero dei pendolari che ogni giorno entrano in città. Va detto però che gli anni d'oro delle multe sembrano finiti e dopo il periodo buono che tra il 2008 e il 2011 ha fatto crescere gli incassi del 15% fino a 1,5 miliardi di euro, nel 2013 i verbali hanno portato ai Comuni poco meno di 1,4 miliardi. Ma qualcosa sta cambiando. Secondo l'ultimo rapporto Isfort-Herms presentato dall'Asstra, l'associazione che riunisce le imprese del trasporto pubblico locale, nel 2013 le auto private si sono mosse il 4,1% in più rispetto all'anno prima. Se si fa il confronto con il 2008, quando la crisi finanziaria non si era ancora estesa all'economia reale, le strade restano molto più sgombre (-16,1%) ma la tendenza si è invertita e potrebbe presto riflettersi sull'andamento delle multe. Emerge poi che nei centri medio-piccoli, soprattutto del Centro Sud, i verbali sono più contenuti. Gli incassi sono stati condizionati dal blocco della riscossione dovuto alla rottamazione delle cartelle scritta nella legge di Stabilità. Nella seconda metà del 2013 quando lo sconto del 30% (per chi salda entro cinque giorni) era già in vigore, gli incassi pari a 730 milioni sono stati in linea con lo stesso periodo del 2012 mentre nei primi sei mesi di quest'anno con il blocco della riscossione coattiva, gli incassi sono crollati. Roma ha raccolto il 43% in meno, Napoli il 38% e Bari il 53,5%. Ha fatto eccezione Milano dove il 10 marzo scorso sono entrati in funzione sette autovelox su strade di grande scorrimento che hanno fatto piovere sugli automobilisti una valanga di verbali. Solo nella prima settimana sono state effettuate 64 mila multe. Una vera manna per la città a corto di liquidi.

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