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"Roma bloccata e incompiutaSpostiamo la Capitale a Milano"

La provocazione choc dei costruttori romani raccolta dalle categorie produttive: città spenta, da vent'anni abbiamo perso la capacità di progettare

Damiana Verucci
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Se all'improvviso diventasse Milano la Capitale della Repubblica Italiana? L'interrogativo, chiaramente provocatorio, lo ha lanciato l'Acer, l' associazione dei costruttori romani che ha dedicato un intero numero della sua rivista interna a capire cosa è successo a Roma negli ultimi anni, perché la città appare così assonnata, spenta, incapace di reagire agli eventi e, soprattutto, in capace di immaginare il suo futuro. Lo ha fatto servendosi degli illustri pareri di imprenditori, architetti, esperti di urbanistica e cercando di rispondere aduna semplice domanda: cosa rende oggi le due città così distanti tra loro? Nessuno discute la bellezza di Roma, la sua complessità, il fatto di essere una città che molti nel mondo ci invidiano, che tutti almeno una volta nel la vita vorrebbero visitare. Ma altrettanto indubbio è che chi ci vive, ci lavora e necessita dei suoi servizi, sempre più spesso la critica e dà per scontato il paragone con l' andamento di altre grandi realtà urbane e tra queste c' è sicuramente Milano. Milano o Roma, dunque? L'efficienza o la bellezza? La modernità o la cultura? Edoardo Bianchi, presidente dell' Acer, lo dice chiaro: «Noi abbiamo un "sogno". Quello di una città che esca dal suo stato catatonico, si doti di una sua "vision" del futuro e su questa... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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