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Scandalo Trono Over, la bomba di Gianni Sperti: dame e cavalieri di Uomini e Donne parcheggiati negli studios

C'è chi passa il tempo agli Studi Elios senza cercare davvero un partner

Giada Oricchio
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Gran parcheggio Studi Elios ovvero Trono Over “UominieDonne”. L'ultima puntata ha offerto uno spunto di riflessione: i parcheggiati. Dame e cavalieri che passano il loro tempo senza cercare davvero un partner. E' stato Gianni Sperti a sganciare la bomba: “Basta venire in vacanza!”. Parcheggiatori abusivi Succede che ci sono donne e uomini over fermi sulle loro sedie più che sulle loro posizioni. Peggio di Tinì che di tanto in tanto scende dall'autoritratto appeso sulla scenografia dello studio. E dunque, il pensiero va subito a Sossio, Giorgio, Anna, Gemma, Emi. Ma non sono i soli, sono in buona compagnia. Gianni Sperti, l'opinionista che dopo la laurea ha scoperto un mondo, ha rivelato un'arguzia insospettabile, mimetizzata per anni sotto quell'ingeneroso salto con spiaccicamento al suolo in diretta tv ad Amici 2009. E' diventato il nuovo idolo di Twitter a furia di sminuzzare con un “Bimby” invisibile l'ego smisurato e borioso di Giorgio Manetti. Maria De Filippi e la redazione hanno armato il loro Terminator ballerino e non si volteranno indietro a contare morti e feriti. Nell'ultima puntata Gianni Sperti, vox populi, ha detto: “D'ora in poi, signore e signori dovrete dimostrare che siete qui per cercare una persona perché io ho la sensazione che veniate a farvi una vacanza a Roma a spese della redazione”. La solerte regia ha inquadrato nell'ordine: Anna, Gemma e Giorgio. Quest'ultimo ha applaudito attirandosi le critiche dell'ex: “Cosa applaudi che non trovi mai nessuna?” e l'uomo aggraziato come Bolle quando balla: “Stai zitta tu! Sei qui da 9 anni e non hai trovato uno straccio di uomo”. Battibecchi a parte, il tema ha lasciato il fango dell'ipocrisia e si è svelato. Gemma, in effetti, era una ragazzina quando arrivò per la prima volta a “UominieDonne”anche se sembra più giovane oggi che allora: via il twinset e dentro sottovesti e orecchini “mai na gioia”. Sulle sue storie andate male e gli alterchi con Tina si è costruita un personaggio fino all'avvento del Messia Giorgio. Otto mesi che hanno segnato la sua vita e quella di chi guarda il dating show. Sta di fatto che da due anni e mezzo gira intorno al 4 settembre, data in cui lo lasciò perché non l'amava, come chi cerca un parcheggio (appunto) in via Montenapoleone a Milano. Il suo posticino è la prima sedia vicino a Tina. Ha tutto il necessario per la sopravvivenza da single: acqua, fazzoletti e barrette energetiche. Giorgio ha puntato il cavallo giusto e ha vinto due anni di sedia rossa, serate, interviste e pure un libro sulla sua vita. Ad oggi non ha trovato nessuna che gli ha fatto battere il cuore tranne Gemma che “amava a modo mio, mi manera, my way” (gli mancava “pen is on the table and windows are open”). Ne son passate di donne, di tutti i tipi e di tutte le specie. L'ultima l'ha scaricata perché non ha voluto fare zichizichi per strada. Si è ammosciato e non ne vuole più sapere. Alla storica coppia del centro studio si è aggiunta Anna, amica solo di Giorgio e non della “mummia”, che indovinate un po'? Frequenta Nino, Angelo, Valter, ma neppure lei esce mano nella mano a uno straccio d'uomo. Perché nella sua vita c'è Giorgio che non è il “tr***amico” come molti sostengono. Fra i capitani di lungo corso si annovera Sossio, un tipo d'uomo che si sperava fosse estinto e invece è vivo e lotta tra noi. Le ha “assaggiate” un po' tutte, vecchie e nuove, ma la mattina dopo era sempre “scusa, non sei tu, sono io”. Pure lui ha scritto un'autobiografia che, al pari di quella di Giorgio, stranamente non figura tra i candidati al “Premio Bancarella”. Imperdonabile svista degli organizzatori: saranno puniti con la lettura dei suddetti libri. Un'altra eterna insoddisfatta è Emi, 70 anni e qualcosa (non vuol dire l'età). Sagace nel notare le pecche e le giustificazioni “marcuzziane” degli altri, ma finta tonta quando si tratta di se stessa. E' un anno che è impegnata con il trasloco e non può vedere i corteggiatori. Nel suo caso, Maria De Filippi è comprensiva: “Se vuoi venire qui perché ti senti sola, vieni tutte le volte che vuoi, ma non dire che la redazione è bugiarda”. Si dicono tutti pronti ad andar via (“Se Maria non mi invita più” e in tanti pregano che il postino perda l'invito), ma ovviamente sono tutti lì. “Uscire per televisione” li lusinga, appaga la loro vanità e rimpingua il portafoglio anche a discapito della dignità, dell'orgoglio e dell'amor proprio. Come spiegare altrimenti certi sketch che meriterebbero il disconoscimento familiare? Il pubblico ha capito e ora, grazie ai social, ha voce per dire che “il gioco è bello quando dura poco”. 

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