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Il marchio Ferrè chiude i battenti

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La notizia è di quelle che lasciano senza parole: il marchio Gianfranco Ferrè chiude i battenti. Che la casa di moda fondata nel 1978 dal grande stilista non navigasse in acque tranquille si sapeva da tempo. Ma una fine così, non se la augurava nessuno. E, invece, Paris Group Dubai, la società proprietaria dell'azienda, ha deciso: stop agli investimenti in Italia, licenziamenti e fine di un altro pezzo del made in Italy. Così, mentre il Museo del Tessuto di Prato celebra lo stilista-architetto (scomparso nel 2007 in seguito a un'emorragia cerebrale) e il suo capo icona, la camicia bianca, tante famiglie si ritroveranno senza stipendio. È la dura legge del mercato. Ferrè non vende più, Ferrè chiude. D'altronde, dopo la morte dello stilista, il marchio aveva perso la sua anima. Nessuno degli stilisti che ne avevano preso il posto nell'ufficio stile era riuscito a dare un senso di continuità alle collezioni. E dopo Tonino Perna, a cui Ferrè aveva ceduto la proprietà del marchio nel 2002 mantenendone la direzione creativa, la decadenza progressiva del marchio era stata decretata dall'amministrazione controllata prima e dagli arabi poi. La storica sede milanese di via Pontaccio ceduta al marchio napoletano Kiton, il trasferimento degli uffici in piazzale Biancamano, gli investimenti nulli. La fine. Un altro grande marchio che muore. Con un ricambio generazionale sempre più esiguo e il boom degli stilisti osannati dal mondo negli anni Ottanta trasformato in un lontano ricordo. Ed è sempre delle ultime ore la notizia che riguarda un altro «re» di quegli anni, Gianni Versace. Saldamente al timone della direzione creativa la sorella Donatella, le finanze piano piano sono state ripianate con la vendita di molti pezzi dell'immenso patrimonio dello stilista scomparso nel luglio del 1997. Compresa la vendita della casa di Miami. Acquistata dal magnate Peter Loftin e sfumato il progetto di trasformarla in hotel fu poi messa all'asta senza successo. Ora pare sia stata acquistata dai coniugi Beckham. Victoria, fashion victims, e lei stessa proprietaria di un marchio di moda a suo nome, sarà al settimo cielo. In quelle stanze dove visse uno dei più grandi stilisti italiani, adesso si sentirà davvero a casa.

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