Premio Antonio Catricalà a Sabino Cassese e Andrea Illy
Roma, 19 dic. (askanews) - Si è tenuta a Roma, presso la Sala Einaudi di Confedilizia, la quinta edizione del Premio Antonio Catricalà, appuntamento che celebra la memoria di un giurista e servitore dello Stato, simbolo di rigore, equilibrio e senso delle responsabilità civiche.
Nel corso della cerimonia il riconoscimento e' stato conferito a Sabino Cassese, uno dei più autorevoli esponenti del pensiero giuridico italiano, e ad Andrea Illy, in segno di apprezzamento rispettivamente per una vita straordinaria dedicata allo studio del diritto e al servizio del bene comune, e per l'impegno nel mondo dell'impresa e nella promozione di valori di eccellenza e responsabilità sociale.
Sono intervenuti Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e figura di rilievo nella politica italiana, e Francesco Paolo Sisto, giurista e parlamentare con una lunga esperienza istituzionale, sottolineando l'eredità umana e professionale di Antonio Catricalà, richiamandone i valori morali e la visione istituzionale, e mettendo in rilievo la straordinaria statura intellettuale e civile di Cassese e l'impegno imprenditoriale e responsabile di Illy.
Antonio Catricalà, - queste le parole di Andrea Pancani- oltre a essere un giurista di grandi competenze e di grande visione, era un professionista equilibrato, con il quale si sono confrontati e interfacciati imprese e consumatori.
L'evento, promosso dal Comitato organizzatore guidato dal presidente onorario FIAIP Paolo Righi, insieme a Roberto Somella, direttore di Milano Finanza, e Andrea Pancani, vicedirettore del TgLa7, conferma il significato più autentico dell'iniziativa: non solo un omaggio al merito, ma anche un'occasione di memoria e di impegno civile, volta a riaffermare il valore della competenza, dell'etica pubblica e della responsabilità verso le istituzioni dello Stato.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto