Meloni: "Ribadisco che Italia non intende inviare soldati in Ucraina"
Roma, 17 dic. (askanews) - "Nella serata di lunedì ho partecipato al vertice di Berlino in un clima costruttivo e unitario che penso valga la pena di sottolineare. La dichiarazione finale sottoscritta dai Paesi europei riprende le priorità che Italia ha sempre sostenuto. Il cammino verso la pace non può prescindere da quattro fattori: lo stretto legame tra gli Usa e l'Ue che non sono competitor, anche se hanno angoli di visuale non sovrapponibili, il rafforzamento della posizione negoziale ucraina che si tiene mantenendo chiaro che non intendiamo abbandonare Kiev, la necessità di non ignorare i rischi se la Russia ne uscisse rafforzata e il mntenimento della pressione sulla Russia ovvero la nostra capacità di costruire deterrenza". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 18-19 dicembre.
"Ribadisco che l'Italia non intende inviare soldati" in Ucraina, nell'ambito della forza multinazionale per la ricostituzione dell'esercito ucraino su cui ci si è accordati a Berlino. Forza guidata dai volenterosi e cui i Paesi possono partecipare "su base volontaria" ha ricordato Meloni, precisando che è necessario il "mantenimento della pressione sulla Russia, ovvero la nostra capacità di costruire deterrenza, di rendere cioè la guerra non vantaggiosa per Mosca".
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