Brignone torna sugli sci: a Cervinia il primo passo verso il sogno olimpico
Nel giorno in cui la fiamma olimpica torna a brillare a Olimpia, un altro segnale di luce arriva dalle montagne italiane. A Cervinia, infatti, è tornata a sorridere Federica Brignone, una delle icone di Milano-Cortina 2026, che dopo il grave infortunio di oltre otto mesi fa ha finalmente rimesso gli sci ai piedi. Un gesto semplice, quasi ordinario per chi vive sulla neve, ma che per la campionessa valdostana vale come una promessa: la strada verso il recupero è ancora lunga, ma la voglia di tornare a competere non si è mai spenta.
A 237 giorni dalla caduta che ai Campionati Italiani Assoluti dello scorso aprile le ha causato la frattura del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, la detentrice della Coppa del Mondo generale ha affrontato la sua prima uscita in pista. Come comunicato dalla FISI, Brignone ha effettuato alcuni giri con gli sci da turismo, seguita dai tecnici federali, dopo aver completato la fase iniziale della riabilitazione al JMedical di Torino e aver ottenuto l’idoneità per proseguire con il lavoro sulla neve. Il suo sorriso, appena toccata la pista e poi al ritorno a valle, racconta meglio di qualsiasi parole il sollievo e la gioia di un momento atteso da mesi. Non si tratta ancora di un ritorno all’agonismo, ma di un passo fondamentale per ritrovare stabilità, fiducia e confidenza con l’ambiente di gara. Nelle prossime settimane il percorso proseguirà alternando potenziamento in palestra a ulteriori giornate sugli sci, seguendo un programma che dovrà rispettare i tempi del corpo e le indicazioni dello staff medico. La speranza, naturalmente, porta dritto ai Giochi di Milano-Cortina. Un obiettivo che fino a poco tempo fa sembrava quasi impossibile, ma che ora si è trasformato in una sfida aperta: una corsa contro il tempo che Brignone affronterà con la determinazione di sempre, consapevole che la partecipazione olimpica non potrà essere forzata, ma solo meritata attraverso una piena ripresa.
Nei giorni scorsi era stata sua madre, l’ex azzurra Ninna Quario, a lasciar intravedere un cauto ottimismo. E lo stesso atteggiamento traspare oggi dalla campionessa, che procede senza forzare i tempi, alternando lavoro e pazienza, senza cedere né all’entusiasmo né alla pressione. Brignone vuole esserci, anche solo per indossare quel pettorale nella sua Cortina, e sa che ogni allenamento in più rappresenta un tassello del mosaico. Le coincidenze, talvolta, sembrano disegnate apposta: nel giorno dell’accensione della torcia olimpica, il suo ritorno sulla neve alimenta la speranza.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto