Coppa Davis, Italia da urlo e terza vittoria consecutiva. Spagna battuta in finale
La quarta Coppa Davis della storia italiana diventa realtà, ed è un trionfo irripetibile: la prima conquistata in casa e la terza consecutiva, un record assoluto nell’era moderna della competizione. A Bologna va in scena una giornata destinata ai libri di storia.
A firmare l’impresa sono Flavio Cobolli e Matteo Berrettini, amici d’infanzia e ora protagonisti di una finale perfetta contro la Spagna, giocata sul cemento indoor del capoluogo emiliano. Non servono neppure i doppisti Simone Bolelli e Andrea Vavassori: nel giorno in cui mancano top player come Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz, l’Italia mostra una profondità e una compattezza senza precedenti.
A indicare la via è Matteo Berrettini, che gioca uno dei match più solidi del suo rientro, superando Pablo Carreno-Busta per 6-3 6-4 e portando gli azzurri avanti. L’ultimo atto spetta a Cobolli, autore di una rimonta da incorniciare contro Jaume Munar: 1-6 7-6(5) 7-5.
Il match è una montagna russa emotiva. Nel secondo set, sul momento dell’1-1, la partita si interrompe per il malore di uno spettatore. Alla ripresa, Cobolli ritrova concentrazione e ribalta l’inerzia. Munar annulla quattro set point, ma il tie-break premia il romano, glaciale nei momenti decisivi. Nel terzo set arriva il capolavoro: break sul 5-5 e chiusura per 7-5 con un game perfetto.
“Siamo una squadra molto unita”, dice Cobolli, e lo conferma tutto il gruppo: Vavassori, Berrettini, Sonego e gli altri membri della spedizione. “Gli eroi sono altri, noi al massimo siamo eroi sportivi”, aggiunge Berrettini. “È bello ispirare qualcuno a credere in un sogno”.
Il merito è anche del capitano, Filippo Volandri, visibilmente emozionato: “Ho pianto più di quanto abbia fatto per le altre due vittorie. Vincere in casa è davvero speciale”.
L’Italia diventa così la prima nazione a vincere tre Davis di fila dal 1971, da quando è stata eliminata la regola del Challenge Round.
Esultano tutti. Il presidente Fitp Angelo Binaghi sottolinea la profondità della squadra: “Abbiamo vinto tre volte con 8-10 giocatori diversi”. Il presidente del Coni Luciano Buonfiglio parla di “leadership mondiale”, mentre Adriano Panatta applaude: “Fantastici!”.
Arrivano anche i complimenti del presidente Sergio Mattarella, che accoglierà nuovamente la squadra al Quirinale, e della premier Giorgia Meloni, che celebra il trionfo azzurro: “Determinazione, talento e cuore: l’Italia conquista un’altra Coppa Davis. Campioni!”. Un ciclo d’oro che sembra non voler finire.
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