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Sport e autismo, al Coni va in scena l'evento per la Giornata Mondiale per la consapevolezza

Francesca Schito
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Martedì 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’Autismo, andrà in scena al Salone d’Onore del Coni una giornata volta a promuovere un’ampia riflessione sul rapporto tra sport e autismo. Per l’occasione il Palazzo H del Coni si tingerà di blu, colore simbolico per l’autismo. L’evento si svilupperà in due momenti: nella mattinata ci sarà un convegno scientifico dal titolo “Progetto di vita nell’autismo, dallo sport all’inclusione lavorativa”, con i massimi esperti sul tema.  La sera poi ci sarà una cena di gala con un unico grande obiettivo sullo sfondo: fare squadra, insieme.

Tra i presenti, oltre il padrone di casa Giovanni Malagò (presidente del Coni), ci saranno anche la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, il presidente del Cip, Luca Pancalli e il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. La serata avrà anche uno scopo benefico: verrà infatti presentato il progetto “Lo sport e l’inclusione volano a Parigi2024”, attraverso cui ragazzi e ragazze, provenienti da varie discipline sportive, con un genitore e lo staff tecnico a supporto, partiranno alla volta di Parigi per due giorni di inclusione e gioco di squadra. Un'iniziativa che segue quella andata in scena a Rio 2016, in cui 8 ragazzi con autismo raggiunsero il Brasile grazie alla collaborazione tra Fondazione Bambino Gesù e Accademia Scherma Lia di Roma.

Alla realizzazione del convegno hanno collaborato la Neuropsichiatria Infantile dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Osservatorio Nazionale Autismo. La serata è stata organizzata grazie a Progetto Aita Onlus. "Dare voce alla solidarietà significa amplificare la potenza del messaggio che appartiene al nostro movimento - ha spiegato Giovanni Malagò - costruire ponti in grado di colmare ogni distanza e di annullare tutte le differenze, fornendo gli strumenti per costruire un mondo all’insegna dell’inclusione”. Gli fa eco il numero uno del Cip, Luca Pancalli: "Il 2 aprile offre una preziosa occasione per riflettere ancora una volta sulle potenzialità dello sport. Il nostro movimento sta dimostrando che ogni persona se messa nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità può raggiungere obiettivi impensabili".

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