amministrazione sportiva

Sport e Salute, il ministro Abodi propone lo sdoppiamento delle cariche: i nomi

Tiziano Carmellini

Si gioca nelle prossime ore una partita decisiva per il futuro dello sport italiano e per la politica che lo amministra. Il Ministro Andrea Abodi, nel consiglio dei ministri di oggi, proverà a far passare un decreto legge per lo sdoppiamento della carica del presidente e dell’amministratore delegato di Sport e Salute: ente che, con la riforma decisa nel 2018 da Giancarlo Giorgetti, ha sostituito Coni Servizi e gestisce la distribuzione dei soldi pubblici alle federazioni sportive. Di fatto la cassaforte dello sport italiano. Attualmente le due cariche di Sport e Salute sono ricoperte entrambe da Vito Cozzoli, il cui mandato fa parte del grande giro di nomine delle partecipate da rinnovare, su cui stanno ragionando Giorgia Meloni e i suoi alleati di governo.

 

  

 

Il piano di Abodi prevede la nomina di Giuseppe De Mita come nuovo presidente di Sport e Salute. Nipote dell’ex politico democristiano Ciriaco, ex direttore generale della Lazio all’epoca di Sergio Cragnotti e della società di procuratori Gea di Luciano Moggi, nel 2006 De Mita ha poi fondato la società di comunicazione e organizzazione di eventi Acme, che ha tra i suoi clienti più assidui proprio il Coni. Per la figura di amministratore delegato di Sport e Salute Abodi aveva invece pensato a Francesco Zicchieri, ex deputato della Lega, ma la sua candidatura non sarebbe abbastanza solida. Una delle alternative per il ruolo di Ad di Sport e Salute sarebbe Michele Uva, ex direttore generale della Federcalcio. Ma c’è un impedimento giuridico che frena questa candidatura: Uva è infatti ancora un dirigente in aspettativa della ex Coni Servizi diventata Sport e Salute, con cui ha dei contenziosi aperti. Inoltre il suo nome fu già stoppato in passato per Milano-Cortina.

 

 

Abodi, però, è già pronto a pescare il suo asso nella manica: sarebbe Riccardo Andriani, avvocato ex commissario dell’Unire (l’Unione nazionale incremento razze equine soppressa nel 2011) ai tempi di Alemanno Ministro dell’Agricoltura. Nel cdm di oggi quindi potrebbe passare il decreto legge che porterebbe a cinque i componenti del cda di Sport e Salute e sdoppierebbe la carica di presidente e amministratore delegato. Ma la partita non è ancora chiusa e per vedere la parole «fine» sulla vicenda potrebbe servire ancora del tempo.