verso la svizzera

Italia senza Pellegrini e Zaniolo, cosa dice Mancini

Novanta minuti per tornare ai Mondiali e chiudere un 2021 indimenticabile. La Nazionale di Roberto Mancini a Coverciano ha iniziato a preparare la decisiva partita di venerdì contro la Svizzera allo stadio Olimpico. Sarà un vero e proprio spareggio per il primo posto del girone che vale l’accesso diretto al Mondiale di Qatar 2022, senza passare da quei playoff che 4 anni fa costarono molto caro all’Italia. «È la partita più importante dell’anno», ha ammesso il ct Mancini intervenuto in conferenza stampa.

«Solitamente, lo insegna la storia, le partite con la Svizzera sono sempre difficili ma se giocheremo come all’andata faremo un ottimo risultato», ha aggiunto il ct azzurro. Se per la qualificazione aritmetica bisognerebbe comunque aspettare la gara di lunedì prossimo a Belfast con l’Irlanda del Nord, dato che a parità di punti si guarda prima alla differenza reti che allo scontro diretto, battere la Svizzera consentirebbe di mettere una seria ipoteca sul primato del girone. L’ideale sarebbe rivivere una serata come quella dello scorso 16 giugno, quando proprio a Roma l’Italia superò 3-0 gli elvetici nel secondo incontro del Campionato Europeo grazie ad una doppietta di Locatelli e a un gol di Ciro Immobile. Proprio il centravanti della Lazio torna a disposizione insieme al Gallo Andrea Belotti, dopo che entrambi hanno saltato per infortunio la Nations League. «Siamo felici di ritrovarli, ci sono mancati. Sono in buone condizioni», ha detto Mancini. «Ciro è l’attaccante più prolifico del campionato italiano negli ultimi anni. Se giocherà lui farà benissimo, poi giocherà all’Olimpico», ha aggiunto il ct parlando di Immobile che per precauzione si è allenato a parte.

  

 

 

 

 

 

Non ci saranno, invece, Lorenzo Pellegrini e Niccolò Zaniolo. I due gioielli della Roma tornano a casa per infortunio, al loro posto convocati Matteo Pessina e Danilo Cataldi. «Non possiamo prenderci dei rischi», ha dichiarato ancora Mancini in conferenza. Un centrocampo che sarà già privo di Marco Verratti e che rischia di perdere altri pezzi importanti, visto che secondo Mancini anche «Barella lo valutiamo, ma sembra non sia nulla di preoccupante». Anche l’interista ha lavorato a parte. «È una partita importante ma sappiamo quello che valiamo e quello che siamo - ha aggiunto Mancini - Credo che faremo una grande partita, ma dobbiamo avere la massima tranquillità».

A rasserenare il ct sono invece le condizioni dei due pilastri della difesa Leonardo Bonucci e il capitano Giorgio Chiellini. Il primo ha lavorato con il gruppo, il secondo a parte. «Stanno bene, ci alleniamo e vedremo», ha detto il ct. Anche per Alessandro Bastoni non dovrebbero esserci problemi, l’interista (anche lui a parte) è ormai più di una alternativa ai due senatori della Juventus. Proprio le difficoltà dei bianconeri in campionato non preoccupano il ct, che ne ha convocati ben cinque (oltre ai due centrali, Locatelli, Chiesa e Bernardeschi, ndr). «Sono giocatori esperti. Non si può fare sempre bene ma quando sono qui riescono a fare sempre le cose per bene», ha detto il ct. Guardando alle tante assenze per infortuni, inevitabile non parlare dei rischi che si corrono con le troppe partite. «È un problema che c’è da un po'. Ci sono state partite molto vicine dopo il periodo del Covid. Gli infortuni li hanno tutti ma fa parte del lavoro dei calciatori», ha detto Mancini. Il ct anche per questo ha "promosso" dall’Under 21 due centrocampisti di grande prospettiva come il milanista Sandro Tonali e il granata Tommaso Pobega. «Tonali ha già giocato con noi, è un centrocampo moderno e può fare qualsiasi cosa», ha detto Mancini. «Pobega è qui con noi perché se lo merita, perché ha fatto le trafila di tutte le Under. È un giocatore che ha delle ottime qualità, ed è diverso tempo che fa bene», ha detto ancora il ct. «Noi di giovani bravi ne abbiamo, bisogna solo saper aspettare. Un giovane migliora solo se può giocare a certi livelli», ha concluso il ct.