La prima volta di Max «Ma è merito di Totti»
Al minuto 35, mentre la squadra cercava di capire come affrontare l'Empoli, Max ha chiesto l'uno due a Totti che gli ha confezionato un assist di tacco al bacio e con freddezza ha battuto Bassi sul suo palo. «Finalmente è arrivato questo benedetto gol - racconta Tonetto - mi rende felice il fatto di averlo segnato all'Olimpico. Il gol lo avevo pensato, perché Totti ti mette la palla con i giri contati quindi è merito suo». Ottantadue partite prima di segnare con la Roma, 15esimo gol in serie A in carriera. «Avrei una lista lunga un anno e mezzo per le dediche, ma sicuramente questo gol lo dedico alla mia famiglia». Max è un ragazzo semplice, a volte lo trovi passeggiare a Ostia con moglie e figli, firmare autografi, posare coi tifosi per le foto e tornare a dedicarsi alla famiglia. È l'unico ad arrivare puntuale alle conferenze stampa, è anche l'unico a non avere un sostituto di ruolo all'altezza. «Il mio segreto? Penso ad allenarmi bene tutti i giorni, cercando di portare in campo quello che proviamo tutti i giorni». Nel '97, quando per la prima volta l'Empoli arrivò in serie A con Spalletti in panchina, proprio Tonetto realizzò a Firenze un gol storico contro i viola. Per tutta la settimana gli empolesi erano stati presi in giro dai fiorentini e definiti al Franchi i «cugini di campagna». Nonostante il legame con la maglia empolese, Tonetto ha esultato molto dopo la segnatura. «Ho esultato tantissimo e se non mi fermavano avrei fatto due giri di campo. Come festeggio? Facile, con mia moglie». Poi l'analisi della partita. «Tre punti importanti venuti da una partita difficilissima».
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