Stranger Things 5, fine di un mondo: cosa dobbiamo aspettarci dall'ultima stagione della serie Netflix
Dopo anni di teorie, attese infinite, teaser criptici e meme a raffica, il conto alla rovescia è davvero agli ultimi respiri: Stranger Things 5 sta per arrivare su Netflix. È l’evento seriale che chiude un ciclo iniziato nel lontano luglio 2016 e diventato in poco tempo uno dei fenomeni televisivi più riconoscibili della piattaforma. Ora, finalmente, il gigante dello streaming ha rivelato come e quando vivremo l’ultima immersione dentro e fuori il Sottosopra. Segnate le date: giovedì 27 novembre debutta la prima ondata di episodi. Le successive? Arriveranno come una serie di scosse consecutive: la seconda il 26 dicembre, mentre il gran finale approderà su Netflix il 1° gennaio 2026.
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Nel frattempo, Netflix ha lanciato un ultimo trailer ad altissima tensione, un montaggio serrato di sequenze tratte dai nuovi episodi. Inevitabile la reazione: i fan si sono precipitati ad analizzarlo fotogramma per fotogramma. Ma, per ora, niente rivelazioni schiaccianti né teorie davvero solide: le immagini, volutamente enigmatiche, aprono più interrogativi che certezze. Una cosa, però, è chiara: la posta in gioco è arrivata al suo massimo, con un conflitto imponente destinato a travolgere Hawkins e, con ogni probabilità, a minacciare anche ciò che sta oltre i confini della città.
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La quinta stagione di Stranger Things non è semplicemente un’altra tappa del viaggio: è l’ultima. E Netflix sembra volerci accompagnare verso questo addio con cautela, forse consapevole del fatto che nessuno è davvero pronto a salutare una serie che ha segnato un’intera generazione di spettatori. I fratelli Duffer promettono un capitolo conclusivo più grande, più cupo e più emotivo di tutti i precedenti. Non solo battaglie epiche e creature da incubo, non solo corridoi del Sottosopra e luci che tremano: al centro tornano i personaggi, le loro ferite, le loro tensioni, le scelte impossibili che ognuno si troverà a compiere.
I Duffer hanno raccontato più volte di aver capito, quasi subito, che il modo migliore per chiudere la storia fosse tornare alle origini: e le origini passano da Will. La discesa agli inferi di Hawkins comincia con la sua scomparsa nel Sottosopra e ora, dopo quasi dieci anni, scopriremo finalmente cosa gli è davvero accaduto.
Intanto, Hawkins non è più la cittadina tranquilla degli esordi. Il male non si nasconde più: è visibile, dilagante, devastante. Mentre il governo isola la zona in un clima da emergenza totale, la nostra banda di ragazzi -ormai adolescenti cresciuti e forgiati da traumi e battaglie troppo grandi per la loro età- si prepara allo scontro finale. Will, Undici, Mike, Dustin, Lucas, Nancy, Steve, Hopper e tutto il gruppo avanzano dentro una storia che è allo stesso tempo epopea fantastica e ultimo rito di passaggio. È il momento della resa dei conti.
E se c’è una promessa che questa stagione sembra voler mantenere, è che tutto troverà una chiusura: le premonizioni di Will, la vendetta di Vecna, i legami costruiti e spezzati nel corso degli anni. Tutto converge qui, dove un’avventura nata in un seminterrato quasi un decennio fa trova la sua naturale conclusione.
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Se avete amato le stagioni precedenti, preparatevi: questo non è solo il finale di una serie. È la fine di un immaginario, di un’estetica, di un’epoca pop che Stranger Things ha plasmato e dominato come pochissimi titoli negli ultimi anni. Tra nostalgia anni ’80, amicizie indimenticabili e mostri partoriti dall’incubo collettivo, la serie ci ha ricordato che crescere significa affrontare le proprie paure, senza perdere la forza del gruppo.
E ora che il sipario sta per calare, una cosa è certa: entriamo un’ultima volta a Hawkins, respiriamo a fondo e prepariamoci all’ultimo scontro. Perché il Sottosopra sarà anche fantasia, ma l’emozione, quella sì, è assolutamente reale.
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