Reazione a catena

Reazione a catena, "la borsetta" fa scattare la censura. Liorni in tilt: il video

Un gruppo di concorrenti di Reazione a catena, il quiz game di Rai 1, ha dovuto fare i conti con l'arma della censura per aver pronunciato una frase che poco rispetta i dettami dell'etica. La squadra dei "Dai e Dai" ha infatti utilizzato una serie di frasi-indizio, pensate per indovinare una determinata parola, che non è affatto piaciuta agli autori del programma. Da qui la decisione di prendere una decisione seria. 

 

  

 

 

Tutto è accaduto nel corso della puntata di Ferragosto di Reazione a catena, il programma in cui due team composti da tre giocatori si sfidano in un insieme di performance attraverso cui devono dimostrare di mettere alla prova la conoscenza l'uno dell'altro e aggiudicarsi il montepremi accumulato risolvendo la reazione a catena finale. Durante il gioco chiamato L'intesa vincente, il trio composto dai "Dai e dai" avrebbe dovuto indovinare la parola "borsetta". Tuttavia, per fornire degli indizi utili a comprendere tale termine, i ragazzi hanno utilizzato una serie di frasi che hanno ricostruito una scena piuttosto stereotipata.

 

 

"Cosa, piccoletta, prendi alla vecchietta", hanno detto i concorrenti. Le parole dei "Dai e dai" hanno evocato la scena di uno scippo. Scena che non è piaciuta agli autori. Ad intervenire è stato Marco Liorni. Il conduttore, in tilt, ha bloccato il trio così: "Ma che cosa state dicendo? La risposta è Borsetta, ma avete utilizzato parole che non si possono usare". "Purtroppo perdete il punto", ha aggiunto. Malgrado la penalità, il gruppo "Dai e dai" è riuscito comunque a uscire vittorioso e ad arrivare al gioco finale della trasmissione.