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Intestino: largo ai batteri "buoni"

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L'importanza dei cibi funzionali arricchiti con probiotici

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Mangiare bene mantiene in salute. L'alimentazione previene l'insorgere di alcune malattie È uno degli aspetti della medicina del futuro che parte dallo studio del microbiota intestinale. L'Italia è il secondo paese al mondo per questa tipo di ricerca seconda solo agli USA.     CIBI FUNZIONALI - Molte Università, fra cui l'Università Cattolica di Piacenza e Cremona e diversi istituti afferenti al Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Consiglio nazionale delle ricerche sono impegnati nel comprendere il funzionamento di questo complesso sistema di centinaia di specie di batteri che hanno effetti benefici per la nostra salute ma la cui alterazione può dar luogo ad infiammazioni e disfunzioni. La strada aperta dalle ricerche è il miglioramento dei cosiddetti cibi ‘funzionali' arricchiti con probiotici, ovvero diverse popolazioni di lattobacilli e bifidobatteri che, introdotti nell'organismo con gli alimenti, possono contribuire a rispristinare l'equilibrio del microbiota.     EQUILIBRIO - Spiega il medico Mauro Rossi: “Esiste inoltre un equilibrio dinamico tra il microbiota e il sistema immune. In certe condizioni patologiche alcuni batteri del microbiota possono diventare patogeni, stimolando la risposta infiammatoria. Una non corretta alimentazione, poi, può indurre disbiosi, cioè alterare l'equilibrio intestinale tra le diverse specie microbiche, anche qui con un rischio di infiammazione: è quanto accade ad esempio nella celiachia”.     SEMAFORO - Il microbiota, localizzato principalmente nel colon, riveste quindi un ruolo centrale nel regolare la tolleranza immunologica, facendo sì che il nostro organismo non sviluppi risposte avverse verso gli antigeni alimentari che sono continuamente introdotti con la dieta. “Quest'attività, è regolata principalmente dalle popolazioni di lattobacilli e bifidobatteri presenti nella mucosa intestinale”, conclude Rossi. “In particolare, nostre recenti ricerche svolte in collaborazione con l'azienda giapponese Meiji hanno dimostrato le notevoli potenzialità antiinfiammatorie di uno specifico ceppo di Lactobacillus gasseri, che può essere somministrato con l'alimentazione, utili per contrastare allergie o intolleranze alimentari su base immune”.

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