
Dal Colosseo a "Torbella" passando per Piazza Colonna. Come cambia la cronaca de Il Tempo

Dall’Anfiteatro Flavio alle Torri di Tor Bella Monaca. Insieme, con il giallo e con il rosso, in un abbraccio virtuale formato dalla stessa parola:® Roma.Cambia così la veste grafica - e non solo - della cronaca da (non di) piazza Colonna.
Dal centro storico, lustro millenario che porta ancora oggi la Capitale alla ribalta mondiale, alla periferia. Questa immensa distesa che fa di Roma una delle metropoli più grandi d’Europa, così omogenea nelle esigenze di una modernità che stenta ad arrivare eppure così diversa nel raccontare se stessa.
Una sfida che raccogliamo con la stessa passione che da ottant’anni fa de Il Tempo il quotidiano di Roma. Un legame con la città indissolubile, che ci porta a denunciarne i malesseri con la fiducia di un progresso anzitutto sociale. Oggi, come ieri e certamente domani, non ci stancheremo di lanciare l’allarme su un disagio diffuso, vissuto dal centro alle periferie.
Clochard, extracomunitari, bande di criminali sempre più spesso con "passaporto" nordafricano o sudamericano che sulla pur disastrata linea metropolitana la fanno da padrone. L’ultimo episodio di un quindicenne accoltellato (il secondo in pochi giorni) per mano di extracomunitari non deve far gridare al razzismo ma neanche può passare inosservato, così come è stato, in nome di quella politica woke che spesso aggiunge il danno alla beffa. Non ci stancheremo di denunciare quel disagio che rischia di trasformarsi in pericolo sociale. Così come non ci tiriamo indietro nel sottolineare passi avanti e successi. Perché il Tempo passa. Il Tempo resta.
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