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Delfino spiaggiato sul litorale, è l'ottavo quest'anno. Il biologo marino: le cause

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Massimiliano Gobbi
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Un delfino lungo quasi tre metri è stato trovato spiaggiato sul bagnasciuga di Marina di Ardea, all'altezza del lungomare degli Ardeatini, tra lo stabilimento balneare "Sayonara" e "L'ultima spiaggia". È accaduto poco dopo le ore 11.30 di sabato. Dopo che la segnalazione è arrivata alla polizia locale di Ardea e alla Asl Roma 6, e al biologo marino esperto di cetacei Valerio Manfrini, che collabora con la Capitaneria di Porto di Torvaianica.

«Si tratta di un maschio adulto di tursiope (Tursiops truncatus) di 260 cm di lunghezza in ottimo stato di conservazione – spiega Manfrini – Un decesso avvenuto da meno di 24 ore al momento per cause ignote. Messo in sicurezza, lunedì verrà recuperato dall'istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana di Ciampino per la necroscopia.In generale le cause principali di morte di questi animali sono: l’inquinamento chimico e acustico delle acque, le attività umane (attrezzi da pesca, traffico navale, rifiuti abbandonati in mare, ecc.), virus e altri agenti patogeni e molte altre ancora. Esistono anche cause naturali come la predazione, la vecchiaia o problemi congeniti, cioè presenti fin dalla nascita». 

Il tursiope è molto comune nel bacino del Mediterraneo e a livello globale. La presenza di questi cetacei tra Ostia e Ardea è la normalità dato che qui i delfini ci vivono stabilmente al punto di individuare tantissimi esemplari, al punto che diversi enti specializzati continuano a monitorare la specie in quanto, essendo al vertice della catena alimentare, il suo stato di salute è un indice dello stato di salute dell’intero ecosistema.

 

«Dall’inizio dell’anno a oggi sono 8 gli esemplari di cetacei spiaggiati lungo la costa laziale – afferma il biologo Valerio Manfrini, intervenuto ad Ardea – Di questi la quasi totalità dei casi è rappresentata da stenella striata e tursiope . Questo numero è assolutamente in linea con gli ultimi anni, considerando lo stesso intervallo di tempo, perciò questo evento di spiaggiamento rientra nella casistica normale».

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