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Rocca ridisegna il Lazio: “Più dignità ai cittadini. Sì ai poteri a Roma Capitale”

Daniele Di Mario

Inclusiva, capace di ridare dignità ai cittadini, con un nuovo piano rifiuti e attenta ai giovani. Prende forma la Regione Lazio di Francesco Rocca, candidato governatore del centrodestra, presentato ufficialmente ieri in conferenza stampa al Residence Ripetta, due passi da piazza del Popolo, pieno centro della Capitale. A tenere a battesimo la candidatura dell'ex presidente della Croce Rossa ci sono tutti i segretari regionali dei partiti e diversi big nazionali. Ma l'attenzione è rivolta tutta su di lui, Francesco Rocca, che tiene a precisare una volta per tutte come sul proprio nome non ci siano mai state frizioni tra e nei partiti. «Non ho mai sentito divisioni attorno a me ma solo affetto e sostegno per riportare il Lazio al lustro che merita», spiega, ricordando il motivo per cui ha deciso di candidarsi alla presidenza della Regione Lazio. «I conti - dice - sono preoccupanti e il debito sta crescendo, questo è un segnale inquietante di quello che non si è riuscito a fare in questi dieci anni. È una Regione ferma, ecco perché ho deciso di mettermi in gioco». Rocca, forte anche dei sondaggi, ostenta sicurezza. «Sarò presidente e il mio primo obiettivo è riportare dignità ai cittadini del Lazio», dice.

 

  

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Tanti i nodi da sciogliere. Poteri a Roma Capitale e rifiuti, in primis. «Sarò il primo presidente della Regione a dare sostegno al governo affinché vengano dati a Roma i poteri che merita e i sindaci non possano più nascondersi dietro a un dito. Sono sicuro che troveremo le soluzioni adatte per dare a Roma tutti i poteri che merita e finiscano gli alibi», assicura Rocca. Anche sui rifiuti, il candidato del centrodestra ha le idee molto chiare. «Il Lazio sulla differenziata sta facendo un disastro: è al diciottesimo posto tra le Regioni italiane. Se non partiamo da questo non capiremo che tipo di impianto servirà. Il termovalorizzatore, così come è stato concepito, ha un problema, a partire dall'ubicazione che è in una strada vincolata e chiusa. Il termovalorizzatore da solo non è la risposta, quello che serve è cambiare la cultura». Rocca annuncia che, quando sarà al governo, la Regione si doterà di un nuovo piano rifiuti, perché «il Viterbese non può più essere la pattumiera del Lazio» e il termovalorizzatore «lo vogliamo, ma serve a chiudere il ciclo dei rifiuti. Porrò il tema sulla sua ubicazione». Non manca un passaggio sui migranti. «L'assistenza e dignità di ogni essere umano non vanno confusi con la pubblica sicurezza- dice Rocca- Non si occupano le case. La dignità si garantisce rilanciando il piano casa, rafforzando l'Ater, collaborando con le organizzazioni sociali. Ogni essere umano ha uguale dignità, il che non vuol dire uguali diritti per chi non è regolare. Ma la sanità la nostra Costituzione la garantisce a ogni essere umano. La nostra sanità va protetta e coccolata perché non fa distinzioni, come la nostra Costituzione, che è un patrimonio: dobbiamo tutti ritrovarci insieme su valori comuni». Per questo invita la sinistra a non fare demagogia: «La legge che prevede il carcere per i migranti irregolari si chiama legge Turco-Napolitano e l'ha fatta un governo di sinistra. E il Global Compact delle Nazioni Unite sancisce il diritto di ogni Stato a proteggere i propri confini».

 

 

Un capitolo a parte merita la sanità. «Da manager - ricorda Rocca - ho lavorato nel pubblico, nel privato e anche nella sanità cattolica. Pubblico e privato devono lavorare insieme. La Regione paga le prestazioni e deve riappropriarsi della loro gestione. Il Recup non le controlla tutte, serve un governo dei posti letto. A chi era a piazza Santi Apostoli a protestare per la sanità pubblica, chiedo onestà intellettuale: questa amministrazione regionale ha aumentato i posti letto privati. Non è uno scandalo, ma basta fare demagogia». Il resto del programma «lo presenteremo tra pochi giorni - promette Rocca -. Sarà chiaro e misurabile, chi si aspetta programmi faraonici sarà deluso. La responsabilità sarà il faro della mia azione di governo». E il programma «verrà portato avanti con convinzione da tutte le forze politiche che mi sostengono con le loro diverse sensibilità». Quanto alla futura giunta, nessun nome ma due criteri con i quali verranno scelti gli assessori: «Competenza e merito».