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Regionali 2023, tre candidati per il Pd ma scelgono Calenda e Conte

Susanna Novelli

Daniele Leodori, Alessio D'Amato, Marianna Madia. Questi i papabili candidati alla guida della Regione Lazio. Il nome, probabilmente sarà scelto in base all'accordo elettorale e programmatico sul quale stanno lavorando i partiti. Ovvero quel «campo largo» per utilizzare le parole di Goffredo Bettini prima ancora di Nicola Zingaretti, che darebbe l'unica possibilità concreta di vincere le regionali e proseguire i dieci anni di guida Pd alla Pisana.

  

Un tracciato segnato e approvato martedì, durante la direzione regionale dei dem nella quale è stato riconfermato, e approvato all'unanimità la sua relazione, Bruno Astorre, affidandogli il mandato di «esplorare», insieme con i suoi vice Enzo Foschi e Sara Battisti, i "colleghi" di Azione e Movimento Cinquestelle che, ricordiamo dal marzo 2021 fanno parte del governo Zingaretti. Un «appello» a concludere in fretta l'esplorazione del «campo largo» lo ha fatto proprio Marianna Madia, insieme a Matteo Orfini e a Ester Montino. Del resto i tempi sono strettissimi e, in mezzo, anche un congresso Pd che non può non incidere sulle regionali laziali. Con l'annuncio dell'altroieri di Nicola Zingaretti di dimettersi entro due-tre settimane, ovvero all'approvazione alla Pisana del collegato di bilancio promesso, le urne nel Lazio si dovrebbero aprire in una data possibile tra la la seconda decade di dicembre e, più probabile, l'ultima di gennaio. Questo significa che di tempo, anche per eventuali primarie ne resta davvero poco, probabilmente troppo poco.

Quel che è certo invece è che «sarà l'alleanza a scegliere un candidato unitario, senza porre veti», ha rassicurato Astorre che nella relazione ha poi sottolineato la necessità di dividere le vicende nazionali da quella del Lazio e poi «restare sulle cose da fare e sui programmi per continuare questa esperienza di governo, innovando dove serve» per fare sopravvivere il «Modello Lazio». E il centrodestra? Distratto dalle faccende che riguardano la nascita a breve del governo nazionale prende tempo. Del resto perché scoprire le carte prima dell'avversario già in affanno?