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Roma, sarà un’estate senza ambulanze. Mancano i mezzi, presidi ancora scoperti

Antonio Sbraga

Soccorsi all'ultima "spiaggia": le ambulanze scarseggiano anche per le località balneari del Lazio. Oggi scatta il "Piano Estivo", però 5 delle 21 postazioni di soccorso sono ancora da assegnare in gestione alle società private. Dopo la gara, infatti, «per assenza di concorrenti, sono da dichiararsi deserti 5 lotti: pertanto si rende necessario procedere con successivo provvedimento per la copertura del servizio» a Civitavecchia, Latina Lido, Pescia Romana, Tarquinia e Ventotene. Ieri sono state assegnate in extremis le postazioni di San Felice Circeo e Terminillo. Ma l'Ares 118 da tempo si trova «in carenze di risorse umane e tecnologiche proprie» ed è quindi costretta ad avvalersi «di soggetti terzi» anche per far fronte alle esigenze del «Piano straordinario di protezione sanitaria per il soccorso sanitario in area extra ospedaliera durante il periodo estivo nelle località di maggiore afflusso turistico della Regione Lazio». Ed ora, «data l'urgenza di avviare il servizio per il 18 giugno (oggi, ndr), si rende necessario autorizzare l'avvio dello stesso in data anticipata rispetto alla stipula del contratto» almeno per le 16 postazioni assegnate: 2 ambulanze a Ostia, una a Cerveteri, Fiumicino, Torvaianica, Tor San Lorenzo, Ardea, Anzio, Aprilia, Latina Lido, Sabaudia, Terracina, Sperlonga e Gaeta.

 

  

 

Le società si sono aggiudicate i lotti a un prezzo offerto che va da un minimo di 49.941 euro ad un massimo di 53.226 euro, per una spesa complessiva di circa 800 mila euro. Ma non basta, perché, «nonostante la cessazione dello stato di emergenza, persistono comunque esigenze di contrasto della pandemia da Covid», ha scritto l'Ares 118, che ravvisa la «necessità della prosecuzione del servizio di soccorso sanitario con interventi di potenziamento dei mezzi per ulteriori 4 mesi», chiamando anche in questo caso i rinforzi delle società private. Con l'affitto di 9 mezzi in turno h12 (fino a 19.200 euro al mese per ambulanza) e 10 mezzi in turno h24 (fino a 37.899 euro) per un «importo complessivo pari a 2 milioni e 75 mila euro».

 

 

Delle 267 ambulanze in servizio nel Lazio, infatti, solo 156 sono mezzi di proprietà dell'Ares. Attualmente sono 111 le ambulanze che appartengono a «enti commerciali (63 + 29 a bio-contenimento Covid) e associazioni in convenzione (19)». Però, anche se annunciato sin dal 2020, pure «il processo di reinternalizzazione è ancora in corso», ha scritto l'Ares 118, che ha «ritenuto, pertanto dover reindire la gara» per un nuovo affidamento annuo del servizio alle società private del valore di 26 milioni e 797 mila euro.