il futuro della mobilità

Roma, in centro arriva la E-Ztl. Contro lo smog largo solo ai veicoli elettrici

Pier Paolo Filippi

Liberare il Centro storico dall'inquinamento dei veicoli a motori, proteggendo l'area più preziosa e fragile della Città dagli scarichi dei veicoli a combustione, consentendo l'accesso ai soli mezzi alimentati elettricamente. È uno degli obiettivi che si è posta la nuova amministrazione del Municipio I, guidata dalla dem Lorenza Bonaccorsi che giovedì scorso ha presentato le linee guida della consiliatura. «Il centro di Roma è anche il suo polmone, il centro verde delle ville e dei parchi nei nostri rioni - ha spiegato la minisindaca - Anche per questo sarà necessario lavorare al sostegno di politiche per una mobilità pubblica sempre più elettrica, realizzando delle infrastrutture di qualità per quella dolce e ipotizzando strumenti di incentivo all'elettrico privato. In questo senso - ha aggiunto - obiettivo di questa amministrazione municipale porre le basi per un dibattito con il Consiglio e l'amministrazione comunale per la costruzione di tutti quegli strumenti atti alla costituzione di una E-Ztl per i veicoli di trasporto e logistica, in grado di rendere il Centro storico sempre meno dipendente dai mezzi inquinanti, a tutela dei suoi residenti e del suo patrimonio architettonico».

 

  

 

L'idea, dunque, è quella di partire dai mezzi di trasporto e dalle migliaia di veicoli commerciali che ogni giorno entrano nella Ztl del Centro storico con il loro carico non solo di merci ma anche di emissioni dannose per l'ambiente e la salute. «Lavoreremo insieme al Comune per raggiungere l'obiettivo di utilizzare in centro solo autobus elettrici. Un progetto condiviso anche con l'Assessore Eugenio Patanè. Chiederemo che ciò avvenga sia per i mezzi dell'Atac che per quelli dell'Ama per la raccolta dei rifiuti», spiega Bonaccorsi. D'accordo anche il presidente della Commissione mobilità Giovanni Zannola: «Si arriverà a creare una Ztl riservata ai veicoli elettrici, ma sarà necessario coinvolgere cittadini e categorie e mettere in campo un progetto condiviso». Intanto però, proprio sul fronte della mobilità elettrica, la città sembra annaspare.

 

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Le colonnine di ricarica perle auto ad alimentazione elettrica, infatti, stentano ancora ad arrivare ad una piena operatività. Da mesi è facile imbattersi in totem di ricarica coperti con delle buste nere con didascaliche che rimandano a una futura accensione, quando verrà finalizzato il collegamento con la rete elettrica. A Roma, secondo dati del Campidoglio, sono presenti al momento 610 colonnine di ricarica. Di queste 128 sono attive a partire dal 2010, quando sono partiti i primi esperimenti sulla mobilità elettrica. Altre 482 colonnine sono state installate a partire dal 2018 ad oggi, di cui 382 sono in funzione. Cento postazioni di quest'ultimo pacchetto, dunque, non risultano ancora attive.