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Giubileo, via Francigena e identità europea

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Il convegno sull'itinerario culturale europeo tra i più conosciuti al mondo in vista dell'Anno Santo. L'eurodeputata Costa: "Serve impegno per l'accesso ai fondi"

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"La Via Francigena. Il lungo cammino dell'identità europea", il convegno organizzato dalle associazioni culturali Alternativa Europea, Le Vie della Fede, Via Francigena European Association, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale, si terrà domani venerdì 20 novembre alle 18 nella sala consiliare del V Municipio (via Giorgio Perlasca, 39). “Il Giubileo che si inaugura tra poco porterà alla via Francigena un nuovo importante momento di vitalità e centralità - dichiara il presidente della commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo Silvia Costa - Centinaia di migliaia di pellegrini si metteranno in cammino percorrendo questo importantissimo itinerario culturale europeo, tra i più conosciuti al mondo. Esiste un “Sistema Francigena” che coinvolge le associazioni di pellegrini e camminatori, le rappresentanze dei territori attraversati dalla Via, le istituzioni italiane ed europee che sta lavorando molto bene. Per incrementare e mantenere questo successo, fondamentale sarà la collaborazione tra Regioni e Provincie per l'accesso ai Fondi strutturali europei con la candidatura di progetti transnazionali e interregionali per incrementare la fruibilità, la ricettività e la visibilità della Francigena in tutte le sue parti”.   La Via Francigena, in quanto itinerario storico del vescovo Sigerico Canterbury/Roma, ottenne a suo tempo la certificazione di "Itinerario culturale del Consiglio d'Europa". L'Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), che ne ha il compito di tutela e promozione, ha compiuto una importante riflessione che ha portato al superamento del concetto di itinerario di Sigerico arrivando ad estenderlo comprendendovi i cinque grandi centri di spiritualità euro-mediterranei: Santiago di Compostela, Canterbury, Roma, Istanbul (antica Costantinopoli), Gerusalemme. In coerenza a ciò, AEVF ha chiesto l'estensione della certificazione di "Itinerario culturale del Consiglio d'Europa" alla Via Francigena nel sud (si tratta di altri 700 chilometri) approvando ufficialmente il dossier di candidatura nella propria assemblea generale il 19 marzo scorso a Roma e trasmettendolo a Lussemburgo all'Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali per la ratifica finale. Impegno comune è ora il lavoro di coinvolgimento delle Regioni attraversate in una sfida che può rivelarsi vincente per lo sviluppo di tanti territori rurali ed interni del centro-sud del Paese nonché di riscoperta della Via Egnazia, antica via romana di collegamento Roma/Costantinopoli (e Gerusalemme) via Brindisi/Durazzo, attraverso le odierne Albania, Macedonia, Grecia, Turchia, in una logica di dialogo euro-mediterraneo che vede il Meridione d'Italia in posizione centrale.   “Una buona iniziativa della Regione Lazio quella di stanziare 1,7 milioni di euro per la riqualificazione del tratto di sua competenza della Francigena nel Nord ma ne è stato dimenticato un pezzo - sottolinea il capogruppo Lista Civica Nicola Zingaretti, Michele Baldi - Per questo ho già presentato un'interrogazione per chiedere quali misure la Regione intenda adottare per sensibilizzare le altre regioni del Sud e il governo per avviare anche la riqualificazione della Francigena nel Sud”. Intervengono al convegno moderato da Olga Di Cagno, archeologa e topografa medievale, anche il presidente dell'Associazione Europea Vie Francigene Massimo Tedeschi, il presidente Alternativa Europea Olimpia Troili e il vicepresidente associazione onlus Le Vie della Fede Enzo Carpenella.

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