Ai funerali di Cory lacrime, preghiere e contestazioni
La figlia: «Era la mamma migliore» I cittadini a Marino: «Vergogna»
«Mia madre era una delle migliori mamme di questo mondo. Cercava sempre di aiutare gli altri e ci riusciva quasi ogni volta: dava il 110 per cento. Mi ha insegnato ad essere forte e a non farmi mettere i piedi in testa. Grazie a lei guardate che è successo oggi... Dio ha un piano, sempre. Probabilmente ciò che è accaduto ne faceva parte ed anche se fa male dobbiamo accettarlo». Kim, 14anni, parla di mamma Corazon dal pulpito della parrocchia dietro casa dove tante volte erano andate insieme a pregare. Per l'ultimo saluto alla donna, falciata dieci giorni fa in via Mattia Battistini dall'auto con a bordo tre ragazzi rom, ieri mattina la Chiesa di Santa Maria della Presentazione in via di Torrevecchia era stracolma di parenti, amici, semplici conoscenti e abitanti del quartiere arrivati in segno di solidarietà alla famiglia della vittima che venerdì scorso avrebbe compiuto 44 anni. «Un ricordo di lei è un rosario che ho trovato nella sua borsa con cui insegnava ai suoi bambini a pregare. Un bel ricordo anche per me. Solo Dio è la soluzione a tutti i problemi» ha sussurrato il fratello Julito prima di salutare tutti con il gesto della pace. Nessun rancore, ma tanta voglia di giustizia. Quella che i cittadini hanno chiesto a gran voce, non senza qualche insulto, al sindaco Marino in Chiesa insieme al suo vice Nieri e all'assessore Danese. «Vattene via, non ti vogliamo, vergogna» hanno urlato tra la folla, alla luce della recente scarcerazione del maggiore dei due fratelli rom. Per salutare Corazon Abordo Perez ieri mattina a Torrevecchia si è riunita l'intera comunità filippina: «Siamo qui riuniti per far sentire alla famiglia che non sono soli. Noi tutti abbiamo perso una sorella - ha detto un rappresentante dal pulpito -. Noi filippini, romani, autorità civili come il sindaco di Roma e l'ambasciatore delle Filippine siamo riuniti in solidarietà e preghiera per Corazon e per far sentire la nostra vicinanza alla famiglia, ai suoi figli, per far sentire loro che non sono e non saranno soli». Terminata la cerimonia sono stati lanciati in aria tantissimi palloncini bianchi per "mamma Cory", un simbolo d'affetto come lo striscione appeso con la scritta: «Il bronx si stringe al vostro dolore». Funerali in patria per Corazon sono previsti il prossimo 20 giugno a Baco, nella regione orientale dell'isola di Mindoro nelle Filippine. La salma partirà lunedì alle 13.55 da Fiumicino nello stesso volo sul quale viaggeranno il marito e le figlie di 14 e 12 anni. «Siete una grande comunità. Roma è orgogliosa di voi» ha detto Marino al termine della funzione. «Il sindaco si sta adoperando per trovare una soluzione di viaggio per gli altri dieci familiari - ha fatto sapere Valentina Chianello, avvocato della famiglia di Corazon -, tra cui anche il fratello».
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