Il sogno olimpico dei Marsaglia
Sci I due fratelli in corsa per rappresentare l'Italia a Sochi Matteo e Francesca ci credono: «Ce la possiamo fare»
Matteo e Francesca Marsaglia sono le due speranze romane per i Giochi olimpici di Sochi 2014. Purtroppo è ancora difficile stabilire se faranno parte o meno della spedizione, ma una cosa è certa: fino alla fine entrambi proveranno a fare il risultato necessario per conquistare il sogno di ogni atleta: rappresentare la propria nazione alle Olimpiadi. Cinque anni di differenza tra loro: Matteo è del 1985 e Francesca del 1990, entrambi romani e felici di rappresentare la Capitale nel grande circo bianco. «Ci tengo tantissimo a sottolineare che sono romana e che ho anche vissuto a Roma quando ero piccola», ci confida una sorridente Francesca, che in questa stagione a Saint Moritz è riuscita per la prima volta in carriera a chiudere una gara di Coppa del Mondo tra le prime dieci. Un sorriso che lascia ben sperare, soprattutto perché la giovane atleta azzurra quest'anno ha ottenuto diversi piazzamenti importanti: «È ancora difficile per me dire se farò parte della spedizione di Sochi - spiega - Dipende tutto dalle ultime due gare stagionali. Il grande problema è che noi atleti non sappiamo ancora quanti posti ci saranno a disposizione. La Federazione però ha stabilito che chi nelle prossime due gare otterrà un piazzamento nei primi sei o due piazzamenti tra i primi otto potrà accedere di diritto ai Giochi. Io spero di fare bene e di ottenere questa qualificazione perché sarebbe un sogno». Nulla è da escludere dunque per Francesca Marsaglia, che nasce come specialista nelle discipline veloci ma quest'anno ha ottenuto ottimi piazzamenti anche in gigante: «Io sono concentrata su tutte e tre le discipline, gigante, superG e discesa libera. Sono soddisfatta ma spero di migliorare ancora in questa parte cruciale della stagione». Diverso il discorso per Matteo Marsaglia: lo sciatore romano, dopo l'exploit dello scorso anno che lo ha visto vittorioso a Beaver Creek, ha vissuto una stagione sfortunata, con due cadute che hanno condizionato il suo rendimento.«In questo momento sto pensando soprattutto a recuperare - racconta - però secondo la tabella di marcia dovrei essere nei tempi giusti per un recupero. Anche per me saranno fondamentali le ultime due gare. Spero di far parte della spedizione olimpica perché lo scorso anno ho gareggiato sulla pista di Sochi e ho chiuso quarto nella Supercombinata. Punto soprattutto su una possibile qualificazione in questa specialità, anche se non trascuro il superG. Finora non sono stato molto fortunato, ma basta poco per far cambiare le cose». Le sensazioni di Matteo sembrano buone, ma preferisce non sbilanciarsi: «Non chiedetemi se sarò della partita a Sochi. Sono scaramantico...».
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