Truffa al «10 e Lotto», 4 arresti a Settebagni
Con la complicità del gestore di una ricevitoria giocavano senza versare denaro
Avevano escogitato un originale sistema per truffare lo Stato, attraverso giocate al «10 e Lotto», a fronte delle quali non avveniva alcun versamento di denaro, grazie alla complicità del gestore di una ricevitoria di Settebagni, a Roma. Un'organizzazione specializzata è stata smantellata dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, al termine di laboriose indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, Procuratore Aggiunto Nello Rossi e Sostituto Procuratore Eugenio Albamonte, e condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale. Gli accertamenti erano scattati a seguito dell'esposto presentato alla Guardia di Finanza nell'aprile 2012 dal Direttore Regionale per il Lazio dell'Aams (ex Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, poi confluita nell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), che aveva constatato, presso una ricevitoria, un anomalo incremento di raccolte, con riguardo al «10 e Lotto», essendo avvenute, in poche ore, giocate per circa due milioni di euro. In esecuzione di altrettanti provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice delle Indagini Preliminari di Roma, è finito in carcere il romano Lorenzo Fabrizi, mentre è scattata la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Maurizio Faenza, Salvatore Gallo e Luigi De Matteo. Disposto, invece, l'obbligo di dimora presso il comune di residenza per il napoletano Vincenzo De Martino e l'avellinese Marcello Pagliuca. Agli indagati, che sono in tutto ventidue, vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa mediante l'accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica, ricettazione e sostituzione di persona.
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