Marino con i «fili» tagliati
di Natalia Poggi E anche il sindaco finì con i fili del telefono «tagliati». L'incendio di mercoledì scorso in Corso Vittorio che ha bruciato i cavi elettrici dell'Acea propagandosi alle linee...
E anche il sindaco finì con i fili del telefono «tagliati». L'incendio di mercoledì scorso in Corso Vittorio che ha bruciato i cavi elettrici dell'Acea propagandosi alle linee telefoniche parallele, ha mandato in tilt telefoni fissi, rete web nonchè il servizio Pos per i pagamenti con bancomat e carte di credito di una zona strategica del centro di Roma che abbraccia i palazzi del potere. I disagi, come sappiamo, si sono protratti per alcuni giorni e hanno naturalmente interessato non solo uffici e negozi tra il Senato e il Pantheon ma anche i cittadini (fortunati) che abitano nell'area. Tra i quali il sindaco di Roma Ignazio Marino che all'improvviso s'è ritrovato con i fili «tagliati». E che potrebbe aver vissuto come un romano qualsiasi i disagi scaturiti da un ripristino rivelatosi più faticoso e lento di quanto previsto dalla Telecom. È successo così che i telefoni fissi sono rimasti muti per tutto il week end. L'incendio avrebbe mandato in fumo oltre tremila utenze e s'è dovuto rimetterle a posto una per una. Un lavoro certosino che ha allungato i tempi a dismisura. I tecnici telecom hanno operato giorno e notte per risolvere prima possibile il disagio. Ma sarà stata davvero una tragedia anche per il primo cittadino? Per i cibernauti che vivono attaccati ai loro computer, sicuramente sì. Il black out lo hanno vissuto come un lutto improvviso. Anche se a salvare i tossici del web ci ha pensato la telefonia mobile. Naturalmente non hanno subito i colpi del lungo digiuno telematico i possessori di smartphone e la tribù dell'«internet illimitato». Di sicuro il disagio avrà dato una mano alle compagnie telefoniche. Possiamo scommetterci: tanti saranno corsi a stipulare un contratto anti blackout. E il sindaco Marino? Probabile che il primo cittadino sia rimasto senza problemi in contatto con la realtà. Del resto, oltre a essere un patito dei pedali, è un convinto tecnologico.
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