Gianni trascina Monte Carlo
Enrico Tonali «L'affiatamento c'è. Abbiamo mancato troppo nelle conclusioni, rischiando». Per Rommy Gianni il polo è «affaire» di famiglia, come gli immobili e il calcio. Suo padre Sabbatino è...
«L'affiatamento c'è. Abbiamo mancato troppo nelle conclusioni, rischiando». Per Rommy Gianni il polo è «affaire» di famiglia, come gli immobili e il calcio. Suo padre Sabbatino è stato uno dei grandi capitani degli Anni Ottanta, periodo storico dello sport di palla e stecca, e suo nonno Anacleto un indimenticato presidente del pallone giallorosso. Mercoledì la sua squadra Monte Carlo (Rommy, pariolino, è anche presidente della Federazione Polo monegasca) ha sudato freddo nella prima partita del Milano Autumn, terza e conclusiva tappa del prestigioso circuito internazionale Audi Gold Cup 2013. Opposto al team U.S. Polo Assn. che partiva con mezzo goal di vantaggio per minor handicap (il valore tecnico di ogni polista), il quartetto che comprende oltre a Gianni, suo cugino Luca D'Orazio e gli argentini Greguoli e Fanelli, ha messo a ferro e fuoco la metà campo avversaria, riuscendo però - nei primi tre tempi - a realizzare solo 3 goal, di cui il più bello segnato proprio dal capitano romano in «backhand», un rovescio all'indietro. Intanto gli avversari andavano a segno anche loro 3 volte, più un'ulteriore marcatura nel quarto tempo che li portava in vantaggio. Il Monte Carlo passava a 4 pure lui ma non bastava, il mezzo goal tiranneggiava. A 2” dal fischio finale Gianni finalmente agganciava al volo la palla mettendola tra i pali dell'allibita U.S Polo Assn. che già pregustava il successo su uno dei team favoriti alla finale.
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