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Il surrealismo di Magritte tra nuvole e gocce

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«Utilizzo la pittura per rendere visibile il pensiero», diceva Renè Magritte. «Utilizzo il vestito per rendere visibile il pensiero», dice lo stilista Vittorio Camaiani che oggi alle 18 salirà in...

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«Utilizzo la pittura per rendere visibile il pensiero», diceva Renè Magritte. «Utilizzo il vestito per rendere visibile il pensiero», dice lo stilista Vittorio Camaiani che oggi alle 18 salirà in passerella a Palazzo Wedekind, sede del nostro giornale, tra gli eventi collaterali di AtaRoma. La collezione dall'ispirazione surrealista (dal titolo «Gocce dalle nuvole di Magritte») rivela un viaggio onirico e uno sguardo contemporaneo alle opere ed elementi figurativi cari a proprio Magritte. Un surrealismo che non mira a snaturare l'abito ma che corre in tutta la collezione come nuvole che viaggiano veloci e gocce che scivolano ad ornamento. La goccia è il filo conduttore. È nei tagli che uniscono pinces e tasche negli abiti a trapezio, nelle scollature e tasche dei cappotti e nelle maniche delle camicie. Tocchi ed accenni di surrealismo si sposano con la linearità e la contemporaneità dei capi che contraddistinguono lo stile di Vittorio Camaiani, senza cadere in eccessi stilistici e comprometterne l'indossabilità. Le gocce si appoggiano su onirici strati di tulle e chiffon, scivolano su pantaloni e si ritrovano ricamate nella sera. I capispalla della stagione si muovono trasversalmente dal giorno alla sera. Primo tra questi uno dei capi emblema della collezione: il giaccone «Impero delle luci», omaggio alla rinomata opera di Magritte; i cappotti e paltò militari ingentiliti con fondi a «gocce» e la nuova «cappa nuvola» che, di diverse lunghezze dalla vita al ginocchio e materiali dalla lana grezza al cachemire alla duchesse, corre versatilmente in ogni occasione. Ed ancora nuvole e gocce, quasi squarci di cielo magrittiano, per i capi di maglieria e per le stole che quasi diventano nuvole addosso. Fuori calendario, invece, sempre oggi, l'ambasciatore d'Austria in Italia, Christian Berlakovi, nella sua residenza nel cuore dei Parioli ospita l'happening «Eroine Verdiane» per il bicentenario della nascita del maestro Giuseppe Verdi (che si festeggia il prossimo 10 ottobre). L'evento è ideato dal giornalista di moda e costume, Salvo Esposito. Nel Salone delle Feste i selezionati ospiti potranno ammirare su manichini i costumi e i gioielli realizzati dal Maestro Orafo Gerardo Sacco in occasione delle rapperesentazioni teatrali delle opere verdiane "Don Carlos" e "Otello", entrambe con la regia di Franco Zeffirelli e con protagonisti Luciano Pavarotti, Placido Domingo e Katia Ricciarelli. Gli stilisti dell'alta moda italiana hanno voluto esprimere, con un tableau vivant realizzato con i loro abiti couture, la passionalità e l'intensità drammatica delle grandi eroine verdiane. Raffaella Curiel si è ispirata a Violetta, protagonista de "La Traviata"; Sarli ha scelto Abigaille dal "Nabucco"; Marella Ferrera ha reso omaggio a Lady Macbeth, del "Machbeth"; Nino Lettieri a Nannetta del "Falstaff"; Gianni Molaro ha scelto "Otello" per il suo abito dedicato a Desdemona; la maison Egon von Furstenberg presenta un abito vintage ispirato all'Aida; Jamal Taslaq ha scelto Gilda da "Il Rigoletto"; Franco Ciambella ha omaggiato Amelia di "Un ballo in maschera", Rosy Garbo Leonora de "Il Trovatore".

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