Capannelle non prende i cavalli di Tor di Valle
I160 cavalli sono ancora nei box, le scuderie e gli allenatori che non sanno dove trasferirli, le guardie giurate ai cancelli che minacciano di non far rientrare driver e trottatori in trasferta da...
I160 cavalli sono ancora nei box, le scuderie e gli allenatori che non sanno dove trasferirli, le guardie giurate ai cancelli che minacciano di non far rientrare driver e trottatori in trasferta da Roma ad altri ippodromi per le corse. La situazione nell'ex ippodromo di Tor di Valle - ormai di proprietà dell'Euronova, la società del Gruppo Parnasi che dovrebbe metter mano a fine anno ai preliminari del nuovo stadio della Roma - è a dir poco drammatica. «Avevamo fatto un grosso passo in avanti ad aprile con le delibere con cui il Comune autorizzava Capannelle (di sua proprietà) a realizzare una pista di trotto all'interno di quelle di galoppo, ma ora si è tutto arenato», spiega Franco Marziale, sindacalista Uil che segue le vicende dei 50 dipendenti di Tor di Valle, senza lavoro e cassa integrazione. Il trotto romano ed il suo ippodromo - prima la «bomboniera» Villa Glori spazzata via dal Villaggio Olimpico nel 1959, poi il superimpianto di Via del Mare, il più moderno d'Europa quando venne inaugurato nel 1960 - hanno sempre ospitato le corse clou italiane, Derby compreso che ora rischia il trasferimento in altra città. Ieri doveva esserci un colloquio al ministero delle Politiche Agricole fra il direttore generale Stefano Vaccari e quello di Capannelle Elio Pautasso per definire la concessione pure del trotto (e l'assegnazione delle giornate) all'ippodromo di Via Appia, ma è saltato. Senza una dichiarazione d'intenti del Ministero (che ha assorbito l'Assi ex-Unire, ente che dal 1932 curava il pianeta cavallo italiano) HippoGroup Capannelle – pur avendo ricevuto dal Campidoglio un notevole sconto sul canone d'affitto - è impossibilitata a muoversi. D'altronde sull'altro fronte, scomparso Antonio Papalia, l'imprenditore ippico-alberghiero per decenni patron di Tor di Valle, anche la pista lambita dal Tevere e dall'Anulare è passata a miglior vita. Domani ex-dipendenti, operatori ippici e sindacati si riuniranno alle 16 dentro il fu ippodromo per concordare una decisa sollecitazione al Ministero perché faccia decollare il trotto a Capannelle (con la possibilità di spostarci lavoratori e scuderie) magari sottolineata dall'ennesima manifestazione sotto le finestre del Mipaf a via XX Settembre.
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