Scoperti altri dieci parcometri manomessi
Idue stranieri, con delle piccole stecche di legno messe a incastro, a bloccare lo sportellino per la discesa delle monete di alcuni parcometri, facevano credere agli ignari automobilisti che le «macchinette» non emettessero il resto a causa di un malfunzionamento. I carabinieri, in seguito alle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini, sono riusciti a svelare il mistero del «virus» che sembrava avesse contagiato le erogatrici dei tagliandi per i parcheggi del quartiere. I due, un bielorusso di 56 anni e un pregiudicato ucraino di 43 anni, erano stati arrestati in piazza del Tempio di Diana dai carabinieri mentre stavano armeggiando ad uno dei parcometri risultati in seguito sabotati.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto