La Manovra è legge. Ceto medio, casa, lavoro e pensioni: tutte le misure
Dopo il voto di fiducia di ieri, la Camera ha dato il via libera finale alla manovra con 216 sì, 126 no e 3 astenute. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri ad ottobre, modificato in commissione al Senato e arrivato blindato a Montecitorio, diventerà così legge. La manovra appena approvata "concentra le limitate risorse a disposizione su alcune priorità fondamentali: famiglie, lavoro, imprese e sanità", sottolinea il presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X. "Proseguiamo nel percorso di riduzione dell'Irpef per il ceto medio, nel sostegno alla natalità e al lavoro, nel rafforzamento della sanità pubblica e nel supporto - prosegue la premier - a chi investe, produce e crea occupazione". "Abbiamo lavorato per rendere strutturali misure già avviate e per rafforzare quelle che - conclude Meloni -incidono realmente sulla vita quotidiana degli italiani, mantenendo fede agli impegni assunti".
Con il via libera della Camera si chiudono due mesi al cardiopalma, che hanno cambiato profondamente la manovra uscita dal Consiglio dei ministri ad ottobre. Una finanziaria snella, più delle altre del governo Meloni, costruita per centrare l'obiettivo di uscire dalla procedure per deficit eccessivo, stando al di sotto del parametro del 3%, mantenendo allo stesso tempo l'impegno, preso già lo scorso anno, di abbassare di due punti l'Irpef per il ceto medio e rinnovare gli sgravi sugli investimenti delle imprese. Dalla casa alla rottamazione, ecco le principali misure, tra minori spesi e maggiori entrate, aiuti e nuove micro-tasse.
CETO MEDIO E ROTTAMAZIONE - La misura chiave pesa per circa 3 miliardi: il taglio dell'Irpef per il ceto medio prevede la riduzione dell'aliquota dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila. Varrà anche per i redditi sopra questa soglia ma sarà 'sterilizzato' sopra i 200mila euro. Secondo le simulazioni, il vantaggio oscillerà tra i 34 e 440 euro all'anno. Arriva la rottamazione quinquies per carichi fiscali affidati all'agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023: potranno essere estinti con 54 rate bimestrali da minimo 100 euro in 9 anni, con tasso di interesse al 3% (abbassato in commissione in Senato rispetto al 4% previsto inizialmente); si potrà aderire entro aprile prossimo, con primo pagamento da luglio 2026, il beneficio decade se si omette il versamento di due rate, anche non consecutive.
CASA, TRA ISEE, BONUS E AFFITTI BREVI - Cambia la soglia di esenzione della prima casa ai fini del calcolo dell'Isee: viene innalzata a 91.500 euro, incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Per le grandi città si arriva invece a 120mila euro. Nel 2026 resteranno gli incentivi edilizi: 50% per l’abitazione principale e 36% per le altre, e il collegato credito d'imposta al 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (fino a 5.000 euro). Il superbonus invece resta solo per nei crateri sismici. Per gli affitti brevi l'aliquota della cedolare secca resta al 21% se si mette sul mercato delle locazioni turistiche una sola casa, sulla seconda è al 26%, dalla terza (e non più dalla quinta) scatta invece il reddito d'impresa, e servirà quindi la partita Iva.
LAVORO E CONTRATTI - Tagliata dal 5 all'1% la tassazione sui premi di produttività. Vengono stimolati i rinnovi contrattuali, con aliquota agevolata al 5% sugli incrementi per i redditi fino a 33mila euro (erano 28mila nel testo del Cdm), nel percorso parlamentare sono stati fatti rientrare anche i contratti rinnovati nel 2024. Potenziato da 40 a 60 euro al mese il bonus per le lavoratrice madri con un reddito sotto i 40mila euro. Estesa ai 14 anni (dai 12 previsti in precedenza), l'età del figlio per fruire del congedo facoltativo. Raddoppiano i giorni a disposizione per malattia dei figli: da 5 a 10 all'anno.
LIBRI E SCUOLE PARITARIE - Arriva un bonus libri con un fondo fino a 20 milioni di euro per le famiglie con Isee fino a 30mila euro assegnato tramite i Comuni. Per l'iscrizione alle scuole paritarie è introdotto un contributo fino a 1.500 euro per le famiglie, in base all'Isee.
PENSIONI E TFR - L'adeguamento dei requisiti per il pensionamento all'aspettativa di vita ci sarà, ma lo 'scalino' sarà più graduale - un mese nel 2027 e due mesi nel 2028. Tra le modifiche arrivate in Senato il rinvio dell'adeguamento di tre mesi per le forze dell'ordine: l'aumento sarà di un mese all'anno, nel 2028, nel 2029 e nel 2030, agenti e militari con lavori particolarmente usuranti potranno essere esonerati. L'assegno delle pensioni minime aumenterà di 20 euro al mese. Dal 1 luglio 2026 scatta il silenzio-assenso per la previdenza complementare per i lavoratori dipendenti del settore privato di prima assunzione, con facoltà di rinuncia entro 60 giorni. Viene ampliata la platea delle imprese del settore privato tenute al versamento del contributo per il Tfr e di adesione alla previdenza complementare: dal 1 gennaio 2026 vengono inclusi anche i datori di lavoro che, successivamente all'avvio dell'attività, hanno raggiunto la soglia dei 50 dipendenti; dal 2032 scatterà 40 dipendenti. Sul piano previdenziale esce l'ipotizzata stretta sul riscatto della laurea e le finestre mobili, ma a sorpresa entrano tagli ai fondi per lavoratori precoci o con lavori usuranti, e lo stop alla possibilità di andare in pensione prima, cumulando gli assegni dei fondi complementari, introdotta con la manovra dello scorso anno.
IMPRESE, ZES E CREDITI D'IMPOSTA - Arrivano l'iper-ammortamento per le imprese fino a settembre 2028, ma salta la maggiorazione al 220% per gli investimenti green. Nell'ultimo maxiemendamento il governo ha previsto 1,3 miliardi per il rifinanziamento del credito d'imposta Transizione 4.0 e 532 milioni per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d'imposta per la Zes unica. Incrementate anche le aliquote relative alla Zes unica per l'agricoltura, la pesca e l'acquacoltura. Scatta una ulteriore proroga per la plastic e la sugar tax, con la nuova scadenza al 31 dicembre 2026.
BANCHE E ASSICURAZIONI - Parte delle coperture derivano dall'inasprimento del prelievo su banche e assicurazioni, cui vengono chiesti nel triennio circa 11 miliardi. Scatta aumento dell'Irap, che per gli anni 2026, 2027 e 2028 sarà al 6,65% per le banche e gli intermediari finanziari, al 7,90% per le imprese di assicurazione. Per gli istituti bancari cambia anche la quota di perdite e svalutazioni deducibili. Le assicurazioni anticiperanno 1,3 milioni con l'acconto all'85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l'anno precedente.
MICRO-TASSE E PICCOLI PACCHI - Tra le coperture, viene introdotta una tassa di due euro sui piccoli pacchi provenienti da extra Ue del valore di massimo 150 euro nell'ottica di contrastare il fast fashion proveniente soprattutto dalla Cina. Raddoppia la cosiddetta Tobin tax sulle transazioni finanziarie. Per i contratti assicurativi stipulati o rinnovati a partire da gennaio viene aumentata al 12,5% l'aliquota per le assicurazioni relative al rischio di assistenza stradale e al rischio di infortunio conducente, a prescindere dalla distinta indicazione nel contratto. È saltata invece l'ipotizzata tassa agevolata sull'oro che puntava a spingere la rivalutazione dei metalli preziosi da investimento creando gettito.
ORO - Entra in manovra la richiesta di FdI, sposata anche dalla Lega, di sancire che appartengono al popolo italiano le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d'Italia". L'emendamento è stato modificato dal governo dopo i dubbi espressi della Bce: la misura è stata costruita facendo esplicito riferimento al Trattato Ue che regola anche l'attività del sistema delle Banche centrali.
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