sfida a gratteri
Giustizia, Di Pietro e l’iniziativa di “Sì Separa": così il giudice torna davvero terzo
"Il buon senso comune è far capire che questa riforma dà visibilmente una terzietà del giudice, che altrimenti non viene avvertita da chi entra in un’aula di giustizia". È quanto ha dichiarato Antonio Di Pietro, tra i fondatori del Comitato "Sì Separa", a favore della riforma della giustizia, che tiene la sua prima iniziativa a Napoli. A proposito della separazione delle carriere l’ex pm parla di "scelta logica", frutto anche della sua esperienza personale. "Come magistrato, come poliziotto, ma anche come testimone, parte lesa, parte civile, indagato, imputato – argomenta – mi sono reso conto di una cosa: ci si sente più tranquilli quando si entra in un’aula di giustizia e si sa che un terzo non viene dallo stesso concorso, non fa lo stesso percorso, non viene giudicato disciplinarmente, non viene scelto nelle posizioni apicali da chi poi sta dall’altra parte del tavolo e fa il pubblico ministero e viceversa".
Di Pietro invita poi a un confronto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, che si è sempre schierato contro la separazione delle carriere. "Verso Gratteri ho stima professionale e personale – sottolinea –. Lo invito a confrontarsi con me sul tema del referendum in tutti i suoi aspetti, vale a dire la separazione delle carriere, il sorteggio, l’Alta Corte disciplinare". "Sono convinto che un confronto sereno tra me e Gratteri possa aiutare i cittadini a scegliere oggettivamente", dice ancora.
"È una riforma liberale e ampiamente condivisibile, che ha due fatti positivi: le correnti del Csm che tengono sotto scacco la magistratura, e che sono collegate ai partiti, conteranno molto meno; e poi i giudici e i pm non decidono delle loro carriere insieme e quindi il giudice diventa veramente terzo". Il leader di Azione, Carlo Calenda, spiega così la sua decisione di sostenere il Sì al referendum sulla separazione delle carriere. Lo fa a Napoli, partecipando all'iniziativa del comitato "Sì Separa": "Azione aveva la separazione delle carriere nel suo programma – ricorda – e noi ci comportiamo in questo modo. Quando abbiamo nel programma un provvedimento che poi viene presentato, chiunque lo presenti, noi lo votiamo, perché altrimenti la politica diventa un gioco". "Mi sembra un’ottima idea" dice poi auspicando un faccia a faccia tra il procuratore di Napoli e l’ex leader di Italia dei valori perché "secondo me un confronto tra Di Pietro e Gratteri sarebbe molto utile".