La Lega rilancia l'Osservatorio anti Islam: niente velo e permesso a punti
La sicurezza resta la priorità per la Lega. A ribadire questo concetto sono stati i sottosegretari Andrea Ostellari e Nicola Molteni, i capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, e le europarlamentari Susanna Ceccardi, Anna Maria Cisint e Silvia Sardone durante la conferenza stampa di presentazione del pacchetto di iniziative del partito su sicurezza, giustizia e immigrazione. Sgombero lampo per tutti gli immobili occupati illegalmente, non solo per la prima casa. Permesso di soggiorno a punti. Istituzione del reato di fuga pericolosa per chi non si ferma all'alt della polizia. Introduzione di una garanzia finanziaria per chi organizza una manifestazione di piazza da versare in caso di danni. Sono alcune delle 14 proposte presentate dal Carroccio per aprire un dibattito all'interno della maggioranza e nel governo in vista di una «Decreto sicurezza due» che «completi e migliori» le norme di quello recentemente approvato dal Parlamento. Una sicurezza che si declina anche nel contrasto del fondamentalismo islamico, come ha spiegato la Ceccardi lanciando «un osservatorio sui fenomeni dell'islamizzazione nel nostro paese e nel nostro continente, che coinvolgerà 20 sindaci da tutta Italia, più i membri del governo, i parlamentari, il Parlamento europeo, per raccogliere le segnalazioni, ma anche avere delle proposte concrete, che nessuno, meglio dei sindaci che conoscono il territorio, può portare».
Secondo Sardone, infatti «il governo deve fare di più contro l'islamizzazione. L’Osservatorio ha lo scopo di produrre un pacchetto di norme contro l'islamizzazione del nostro Paese. Alcune proposte ci sono già, come quella dell'onorevole Iezzi per il divieto del velo islamico e per togliere il giustificato motivo, siamo contenti che su questo ci sia anche il consenso di FdI». Poi la stretta ulteriore: «Il velo va abolito anche nelle scuole perché le bambine devono avere tutte la stessa libertà e dignità». Secondo Cisint si tratta di «un supporto a tutti i sindaci la limitazione della presenza sregolata dei numeri degli extracomunitari. Ed è partita proprio da Monfalcone la prima stretta sui ricongiungimenti familiari che con questa seconda, fondamentale, misura sostanzialmente ridurrà sia l’impatto sul welfare sia il pericolo radicalizzazione.
Finché l’islam non accetta di sottoscrivere il rispetto anche formale delle leggi italiane tramite un patto con lo Stato, rigettando le regole della “Sharia” che sono in contrasto con il nostro ordinamento e i nostri valori, non ci potrà essere alcuna moschea nella piena legalità». Un pacchetto di norme che, come ricorda Molinari «andrà ad ampliare alcuni strumenti già presenti e a disposizione delle Forze dell'ordine e dei magistrati introdotti proprio grazie al lavoro portato avanti dalla Lega negli ultimi anni». Altro capitolo quello sull'immigrazione, a cominciare dai ricongiungimenti familiari: «Un terzo dei permessi di soggiorno viene concesso per motivi familiari. Noi da una parte riduciamo la platea di chi può beneficiarne e dall'altra alziamo il reddito per poter accedere al ricongiungimento familiare, oggi è 7mila euro lo portiamo a 13mila euro», ricorda Molteni. Anche sui minori stranieri non accompagnati si punta a ridurre l'età massima, dai 21 ai 19 anni, del periodo di accoglienza nelle strutture dedicate, si potenziano i rimpatri volontari assistiti nei paesi d'origine, dando la competenza al Prefetto e «strumenti più incisivi per l'accertamento dell'età».
E sui borseggi si chiede di tornare alla procedibilità d'ufficio, così da evitare «che il cittadino o il turista siano costretti a presentare querela», dice Ostellari che ricorda come «grazie al Segretario Salvini e al lavoro della Lega, questo è il Governo che più di ogni altro è intervenuto per contrastare la criminalità e tutelare le Forze dell'Ordine, restituendo centralità al rispetto di regole e di chi rappresenta lo Stato». La Lega, ha sottolineato Romeo «è sempre stata protagonista con atti per combattere la microcriminalità. Oggi proponiamo una ulteriore stretta per contrastare i prepotenti e l'ambiente che li favorisce».
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