Ponte sullo Stretto, Meloni contro la Corte dei Conti: "Invasione sulle scelte del governo"
La decisione della Corte dei Conti di non dare il suo visto di legittimità al progetto del Ponte sullo Stretto provoca una serie di forti reazioni da parte degli esponenti del governo. Prende la parola la stessa premier Meloni che critica la decisione. "La mancata registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza: per avere un’idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer. La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all’approvazione, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento".
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Sul tema interviene anche il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. "La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico. In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall'Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti". Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
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