Caos rosso nelle piazze

Flotilla, Cgil e sindacati paralizzano l’Italia con uno sciopero politico. Salvini al contrattacco: “Danni a milioni di italiani”

Gabriele Laganà

Cortei, occupazioni e uno sciopero generale proclamato per la giornata di venerdì 3 ottobre 2025 da parte dei sindacati Cgil, Fiom, Usb, Cub e Sgb. La tensione è alta nelle città italiane per le mobilitazioni pro-Flotilla, le navi che hanno come intento quello di rompere il blocco navale imposto da Israele per portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza stremata da circa due anni di guerra. Le proteste sono partite subito dopo la diffusione della notizia dell’avvio delle operazioni di abbordaggio delle imbarcazioni da parte di Israele. I primi segnali sono arrivati da Napoli. Nella città partenopea attivisti della rete ProPal e studenti del collettivo autorganizzato hanno occupato i binari della stazione Centrale provocando il blocco momentaneo del traffico ferroviario in arrivo e in partenza. A Roma il presidio permanente di piazza dei Cinquecento ha bloccato le strade di fronte alla stazione Termini. Uno striscione recita “Rompere con Israele. Blocchiamo tutto. Stop Genocide”, richiamando lo sciopero generale indetto per il 3 ottobre. Alcune migliaia di attivisti pro-Pal si sono riversati in piazza Barberini, scandendo slogan a sostegno della Palestina e contro il governo israeliano. Alcune centinaia di persone si sono radunate in piazza Scala a Milano. Tra i manifestanti c’erano attivisti ProPal, militanti dei centri sociali fra cui il Vittoria e il Lambretta e studenti. Manifestazione anche a Torino. Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, è stato occupato dai collettivi universitari. I manifestanti contro il blocco della Flotilla del coordinamento Torino per Gaza davanti al Comune hanno iniziato a muoversi in corteo. La manifestazione ha raggiunto la stazione di Porta Nuova, registrando dei momenti di tensione davanti all'ingresso principale. Qui gli agenti di polizia in assetto antisommossa hanno contenuto con qualche carica di alleggerimento i manifestanti che volevano entrare. A Firenze centinaia di persone si sono ritrovate in piazza Santissima Annunziata, nel centro storico della città, per un'assemblea in vista dello sciopero generale di venerdì. Mobilitazione anche a Genova: nel capoluogo ligure attivisti in presidio hanno bloccato la rampa di accesso al casello autostradale di Genova Ovest. Un gruppo di alcune centinaia di manifestanti si è staccata dal presidio ai varchi portuali e si è spostato sulle rampe di accesso al casello autostradale della A7 in entrata a Genova Ovest. I manifestanti si sono raccolti davanti all'autogrill impedendo il passaggio dei veicoli. Da nord a sud si segnala, poi, un certo fermento anche nelle scuole e nelle Università. Occupata la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza, l'Università Statale di Milano e alcuni licei di varie città italiane.

 

  

 

Come già accennato in precedenza, anche i sindacati scendono in campo proclamando uno sciopero generale per venerdì 3 ottobre. "L'aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema", ha dichiarato la Cgil che allo stesso tempo ha garantito che “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”. "Israele attacca il diritto internazionale. Ora e il momento di bloccare tutto", ha invece sottolineato l'Usb. La Fiom ha annunciato che aderirà allo sciopero generale e sarà in piazza in tutte le città "per sostenere la Global Sumud Flotilla e per fermare il genocidio del popolo palestinese". Il sindacato chiede al governo italiano di “intervenire per difendere l'esercizio dei diritti costituzionali dei propri cittadini impegnati in un'azione umanitaria, sanzionare il governo Netanyahu, bloccare gli accordi commerciali e militari con Israele e per riconoscere formalmente lo Stato di Palestina".

 

 

Sullo sciopero è intervenuto il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che valuta la precettazione. Lo fa sapere il Mit. "L’orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso. Salvini vuole evitare che una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani", si legge in una nota. Sullo sciopero generale proclamato per domani "aspetto il pronunciamento della commissione di garanzia. Se la Commissione dirà tutto bene, ne prenderemo atto. Se la commissione dirà non si fa così, non funziona così farò da ministro dei Trasporti tutto il possibile per garantire che domani L'Italia non scenda nel caos. Se poi qualcuno manifesterà, sciopererà ugualmente, aggredirà, bloccherà, ne pagherà penalmente le conseguenze", ha affermato questa mattina Salvini a Rtl 102.5. "Ribadisco – ha aggiunto - l'importanza di approvare la proposta della Lega. Chiunque organizzi un corteo una manifestazione deve lasciare una cauzione dal proprio conto corrente personale o associativo e, in caso di danni paga, lui non pagano tutti i cittadini". Il Gruppo Fs Italiane ha reso noto che è stato “proclamato da una sigla sindacale autonoma uno sciopero generale nazionale che interesserà il personale del Gruppo FS Italiane, dalla mezzanotte alle ore 21 di venerdì 3 ottobre 2025. Lo sciopero potrebbe avere impatti sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale". L'azienda ha anche spiegato che "gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l'orario di termine dell'agitazione sindacale. Per il trasporto Regionale sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali: dalle ore 6 alle 9, e dalle ore 18 alle 21 di venerdì 3 ottobre. Trenitalia - tenuto conto delle possibili ripercussioni sul servizio - invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione".