voto segreto
Ilaria Salis si salva (per ora) sulla revoca dell’immunità. Franchi tiratori nel Ppe
La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell'immunità all'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis. I voti contrari - lo scrutinio era segreto - sono stati 13 e i favorevoli 12: decisivi i voti del Partito Popolare Europeo. La votazione finale si terrà in plenaria nella prima settimana di ottobre. "Oggi la Commissione JURI ha deciso di difendere la mia immunità e l'indipendenza del Parlamento, e di respingere la richiesta di revoca avanzata dal regime ungherese. È un segnale importante e positivo", il primo commento social della Salis.
"Al Parlamento europeo, nel primo voto viene respinta la richiesta di revoca dell'immunità a Ilaria Salis. Chi sbaglia, non paga”, è invee la reazione sui social di Matteo Salvini, leader della lega. In un successivo post Salvini aggiunge: "Al Parlamento europeo, nel primo voto in Commissione respinta (13 a 12) la richiesta di revoca dell'immunità a Ilaria Salis. A ottobre il voto decisivo in Aula a Strasburgo. Chi sbaglia, non paga". Queste invece le parole della Lega al Parlamento europeo: "Una eurovergogna targata sinistra e traditori del centrodestra, che usano la giustizia come un manganello. Oggi, altro colpo alla già scarsa credibilità della maggioranza del Parlamento europeo, ridotto a combriccola di gestione degli affari propri. I deputati del Ppe dovranno spiegare ai propri elettori il perché di un voto miseramente politico. Una scelta che invia un segnale sbagliato ai cittadini: la legge non è uguale per tutti. È un precedente grave, che rischia di incrinare il rapporto di fiducia tra istituzioni e società civile: la decisione di proteggere l'immunità di Ilaria Salis rappresenta una sconfitta del diritto e un pericoloso arretramento dei principi di giustizia che dovrebbero guidare le istituzioni europee. Ma non finisce qui: restiamo fiduciosi che la Plenaria saprà correggere questo errore, riaffermando i principi fondamentali dello Stato di diritto e restituendo dignità al ruolo del Parlamento europeo. Se qualcuno a Bruxelles crede ancora nella giustizia, è ora che - la chiosa del Carroccio - esca allo scoperto".