Sciopero per Gaza, la rabbia di Meloni per le violenze dei ProPal: “Indegni pseudo-manifestanti”
Sono “indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti ‘pro-Pal’, sedicenti ‘antifa’, sedicenti ‘pacifisti’ che devastano la stazione e generano scontri con le forze dell’Ordine”. Lo scrive in un post su X la premier Giorgia Meloni commentando i disordini verificatisi a Milano, Roma e Torino durante le manifestazioni pro-Palestina.
Il post di Giorgia Meloni
Nel capoluogo lombardo, un gruppo di manifestanti ha vandalizzato l’ingresso della Stazione Centrale, mentre via Vittor Pisani si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia. Le “violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti”, sottolinea la Presidente del Consiglio. Decine di agenti della Polizia sono rimasti feriti negli scontri: “Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, - scrive ancora Meloni - costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti”. E infine: “Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”.
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Elly Schlein: “Condanna per i fatti di Milano, ma centinaia hanno manifestato pacificamente”
Immediata la replica della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, la quale puntualizza che molte manifestazioni si sono svolte “pacificamente”. Meloni “chiede a tutte le forze politiche di condannare i fatti di Milano. Non ho difficoltà a condannare la devastazione della stazione e il ferimento di 60 agenti. - dice all’Ansa la segretaria del Partito Democratico - Abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e non è mai stato il nostro metodo”. Però “non possiamo accettare che la violenza di qualche centinaio copra le decine di migliaia che pacificamente hanno manifestato”. Poi conclude: “Mentre noi la violenza la condanniamo sempre, stiamo ancora aspettando che lei condanni i crimini di Netanyahu, anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu".
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