occasione di business

Pd, M5S e AVS sulla Flotilla. Intanto il giornalista Tommasi chiede soldi per un ristorante

Giulia Sorrentino

La Global Sumud Flotilla può essere anche un’occasione di business? Le navi sono in viaggio e, tra chi è a bordo, oltre all'europarlamentare di AVS Benedetta Scuderi e ai volti del Pd Arturo Scotto e Annalisa Corrado, c’è anche il presidente di Ucoii Yassine Lafram insieme a diversi giornalisti. Tra loro, l’inviato di Fanpage Saverio Tommasi che però, non a nome della testata, ha intrapreso un’iniziativa piuttosto sui generis, quello di aprire un punto di ristoro a Gaza. Da presidente di Sheep Italia ha scritto sul proprio profilo Facebook che «nel 2025 siamo entrati nel progetto TOM (Tutti gli Occhi sul Mediterraneo), per non lasciare nessuna persona che ha bisogno d’aiuto, senza aiuto. E tutto questo lo abbiamo fatto insieme a te. Con chi ci ha sostenuto, mese dopo mese, attraverso una donazione regolare o una singola. Con chi ci ha detto: io ci sono. Oggi ti chiediamo di esserci ancora. Abbiamo un nuovo sogno: aprire un punto ristoro e food. Un luogo in cui chi ha bisogno possa lavorare, imparare, ripartire. Un punto ristoro gestito da Sheep Italia, a partire dalle donne che formiamo con il progetto Borse Lavoro, ma aperto anche a nuove persone che hanno bisogno di cominciare, o di ripartire». In sostanza, ha chiesto donazioni per un progetto che in teoria non ha nulla a che vedere con quella che dovrebbe essere un’operazione umanitaria per portare cibo a Gaza. È lui stesso ad aggiungere, con tanto di link per effettuare la donazione, che «per farlo nascere abbiamo bisogno di una base economica solida, e vogliamo costruirla un pezzo alla volta, insieme. Obiettivo: 200 nuove donazioni regolari. Quote mensili, anche piccole. Ma regolari. Che ci permettano di iniziare la progettazione e l’avviamento del punto ristoro nel 2026. Che ci permettano di dire a queste donne e questi uomini: “Abbiamo trovato un modo per partire. Vuoi venire con noi? Ti sosterremo!”».

 

  

 

I commenti sotto il post sono di indignazione: tra chi si chiede se «Ti sei scordato che il focus era Gaza e non un ristorante a scrocco?» e chi «Aprirla coi tuoi soldi no?», viene da chiedersi con quale obiettivo certe persone siano a bordo della Global Sumud Flotilla, che ricordiamo essere stata sponsorizzata da tutta l’opposizione italiana. Saverio Tommasi, che ha sempre cercato di sottolineare ogni minima e presunta stortura di qualunque esponente del Governo Meloni, che cosa avrebbe detto se a fare una richiesta di donazioni per un proprio progetto personale durante una missione umanitaria fosse stato qualcuno vicino al mondo della destra? Il solito doppiopesismo morale che consente a una certa parte di mondo di intraprendere qualunque direzione?

 

 

Un’iniziativa di cui oggi si parla certamente più per le polemiche che ruotano attorno a essa che per il loro scopo dichiarato: le navi sono ancora in piena navigazione e non sappiamo come e se arriveranno a destinazione, in Israele c’è un blocco navale impossibile da forzare, una giornalista de La Stampa, che era a bordo con i colleghi, è stata cacciata solo per aver tentato di fare il proprio lavoro, Greta Thunberg ha abbandonato il team pur essendo stata l'icona dell'operazione e di tutta la campagna mediatica, noi abbiamo evidenziato legami sospetti tra membri del comitato organizzativo e soggetti ritenuti vicini ad Hamas. Che cosa ne sarà di questa grande imbarcazione? Chissà se Tommasi, che dice di essere sempre a caccia della verità, fornirà spiegazioni su questa sorta di progetto imprenditoriale nato a bordo di una nave umanitaria.