L'Anticorruzione paga l'affitto a Coima. Ecco gli affari di Catella a Roma
Mentre a Milano la procura ha chiesto gli arresti domiciliari per Manfredi Catella, patron di Coima, per un'inchiesta legata alla corruzione urbanistica, a Roma la sua società continua a incassare milioni di euro da affitti pubblici. Come riportato da "La Repubblica" in un articolo di Andrea Ossino, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) versa circa 5 milioni di euro l’anno per occupare Palazzo Sciarra, di proprietà di Coima.
Una situazione paradossale: l’ente che vigila su appalti e legalità paga un imprenditore indagato per corruzione. Ma non è il solo. Anche Presidenza del Consiglio, Ministero dell’Università e Consiglio di Stato hanno sedi in immobili gestiti dalla società di Catella, tramite il fondo Sapphire.
Coima intanto investe ancora: ha rilevato un intero edificio a Trastevere, attuale sede del Miur, che punta a riconvertire in residenze nell’ambito del programma di rigenerazione urbana di Porta Portese. Un maxi-progetto promosso dal Comune di Roma.
Non tutti i piani, però, vanno a segno: è saltata la vendita delle ex caserme di via Guido Reni, nonostante Coima avesse presentato l’offerta più alta. Resta la questione istituzionale: può l’Anac – e con lei lo Stato – continuare a essere inquilina di chi è al centro di uno scandalo per corruzione?
Nel maggio 2024 il fondo faceva sapere attraverso un comunicato che "Coima acquisisce le quote del fondo Sapphire. Gli immobili, con un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro e una superficie totale di circa 45.000 mq, sono situati nel cuore del centro storico di Roma: Palazzo Verospi e Galleria Sciarra". E ancora: "La prima acquisizione di COF III prevede un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro per la rifunzionalizzazione di un immobile cielo-terra di nove piani situato a Roma in via Carcani, a Trastevere. L’edificio è attualmente locato al Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e prevede la successiva conversione da destinazione direzionale a residenziale. Il progetto si inserisce nel contesto del "Programma di Rigenerazione Urbana dell'Area di Porta Portese", promosso dal Comune di Roma per la valorizzazione dell'area attraverso la ridefinizione architettonica degli spazi aperti, la realizzazione di collegamenti tra via Portuense e via degli Orti di Trastevere, e una nuova definizione di via Portuense per renderla strada urbana verde grazie anche a una nuova progettazione degli affacci sul Tevere".
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