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Beppe Grillo a Roma: "L'opposizione non si fa così", il vertice segreto e le mosse contro Conte
«L’opposizione non si fa così». Un messaggio diretto a Giuseppe Conte e alla sua alleata Elly Schlein, segretaria di un Pd sempre più in salsa grillina. Beppe is back. E non si tratta del suo spettacolo, ma del viaggio in gran segreto di ieri nella capitale. La sede degli incontri ha un valore storico per i figli delle stelle. E quell’hotel Forum che è stato, di fatto, per quindici anni, il vero quartiere generale del Movimento, quello laddove si prendono le decisioni che contano. Dai tempi della coppia Dibba-Dimma fino allo scontro finale con Giuseppe Conte. Il Tempo c’è. Non invitato. Ma c’è. A pochi passi dall’Elevato che conversa con i suoi interlocutori.
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Stavolta, il comico, però, non sembra essere interessato agli ormai dimenticati 5 Stelle, ma a un qualcosa di nuovo e moderno. Parla, infatti, di politica attiva, di «cose da fare per cambiare» un Paese in impasse. Si sofferma, in modo particolare, su una serie di progetti che riguardano l’illuminazione pubblica e privata. «In questo modo – spiega a un suo amico – si possono risparmiare un po' di soldini. Queste sono le idee di cui l’Italia ha bisogno. Il resto non mi interessa». Non fa riferimenti all’ex premier e attuale presidente dei pentastellati, al centrosinistra o a un possibile accordo col Pd, ma è chiaro come volesse bocciare chi siede oggi tra i banchi della minoranza. «L’opposizione - lascia intendere - si fa con le proposte». Bisogna, a suo parere, mobilitarsi per una forza pro-attiva che parte dal basso e sia impegnata sui problemi che riguardano la collettività. Il blogger più famoso dello stivale, d’altronde, qualche giorno fa era uscito con un post dedicato all’emergenza abitativa.
Dopo circa un quarto d’ora che siamo stati ad ascoltare l’interessante conversazione, ci avviciniamo al diretto interessato egli chiediamo di intervistarlo. Il re dell’antipolitica, come previsto, non ce la rilascia, ma ci concede qualche battuta. Dice, infatti, che per parlare con lui bisogna fare un vero e proprio contratto. Dovrebbe essere, a suo parere, il nostro stesso direttore Tommaso Cerno a sottoscriverlo. «Parlo – sottolinea- soltanto se concordiamo quattro interviste a pagamento, un vero e proprio abbonamento al contrario. Il Tempo deve stabilire un prezzo e ci mettiamo d’accordo. Lo dico perché oggi nulla è gratis.
Tutto funziona per soldi. Io sono diverso, ma così fan tutti». Il riferimento è probabilmente ai famosi "colloqui concordati" degli altri leader. Ecco perché gli abbiamo chiesto almeno di mettersi in posa. Si mette, allora, a scherzare, sostenendo che «se avesse chiesto un tot di euro per ogni scatto, si sarebbe fatto un bel gruzzoletto». Ma, ancora una volta, ribadisce la sua diversità dal "politichese parlando" o meglio da quegli onorevoli che non vedono l’ora di farsi inquadrare davanti Montecitorio.
«Quando voglio parlare - chiarisce- sarò io a deciderlo. Altrimenti lavorerei pure io per il vostro quotidiano». Si fa una risata e per sdrammatizzare il siparietto, che ne è venuto fuori, prende un segnaposto con scritto «l’Elevato» e lo mette sullo smanicato, indossato per proteggersi dal vento. Dice, poi, di essere impegnato e salutandoci lascia il divanetto in cui s’intratteneva a parlare del futuro.
Secondo i fedelissimi, nella soleggiata giornata capitolina, avrebbe avuto più di qualche semplice incontro. Si sarebbe, ad esempio, intrattenuto con un noto legale. Non si sa su cosa, ma riferiscono fonti vicine a lui che non si sarebbe trattato di vicende personali, ma di un qualcosa inerente il suo Movimento. Ecco perché qualche malpensante ha pensato che si trattasse della diatriba per il logo o per il ruolo che gli è stato rimosso dall’attuale establishment pentastellato nell’ultima assemblea. Tutti sanno che, a parte le uscite a effetto, è ancora Garante.
Il fondatore si sarebbe confronato anche con una nota amministratrice romana, come rivela un suo fidato collaboratore. Si tratterà dell’ex sindaca della capitale Raggi, convocata per radunare il Movimento delle origini?