sempre la stessa sinistra

Foibe, Menia censurato a scuola: "Non mi vengano a parlare di democrazia"

Christian Campigli

Vietato parlare delle Foibe nelle scuole. Passano gli anni, ma la sinistra italiana resta la stessa, convinta (a torto) che il dramma del popolo istriano, dalmata e fiumano sia colpa dei fascisti. E non dei comunisti jugoslavi guidati dal maresciallo Tito. L'ennesima dimostrazione di questa pericolosa tendenza è occorsa stamani. Martedì prossimo il senatore di Fdi Roberto Menia, relatore della legge 92/2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo avrebbe dovuto essere presente ad un incontro sulle Foibe all’istituto superiore cine-tv Rossellini di Roma. Apriti cielo: i collettivi sono insorti, gridando allo scandalo.

 

  

 

 

“Martedì 11 al cine-tv Rossellini verrà a parlare del giorno del ricordo il senatore Roberto Menia, ex missino successivamente passato al popolo della libertà e oggi senatore di fratelli d'Italia – si legge sul profilo social dei collettivo Roberto Rossellini e Opposizione Studentesca d’Alternativa a Roma - Come ben sappiamo il giorno del ricordo è l'occasione perfetta che hanno i fascisti per uscire dalle fogne della storia per portare avanti il loro revisionismo storico becero, cercando di far dimenticare i crimini compiuti dal fascismo durante i suoi anni al potere. Non crederemo al revisionismo storico dei fascisti. Costruiamo un muro antifascista in ogni scuola”.

 

 

Stamani l'incontro è stato ufficialmente annullato per decisione della preside del Rossellini, che, secondo le nostre fonti, ha deciso di accodarsi alla posizione del vice-preside, da sempre contrario a questo incontro -dibattito. “Storia già vista troppe volte – ha affermato Roberto Menia - Le minacce, l’intolleranza e la violenza prevalgono sulla libera espressione delle idee. Poi le istituzioni o chi porta la responsabilità delle decisioni preferisce sopportare e piegarsi. Ma poi non mi vengano a parlare di democrazia questi nuovi partigiani”.