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Mattino5, Salvini difende Vannacci: “Disabili? Volutamente frainteso”. E accusa i “poteri forti”

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Matteo Salvini fa chiarezza sulla candidatura del generale Roberto Vannacci e lo difende a spada tratta. Il leader della Lega, ospite della puntata del 2 maggio di Mattino5, si schiera accanto al suo candidato: “Il generale Vannacci è uomo libero, che ha combattuto l’estremismo islamico e ha difeso l’Italia in Afghanistan e in tanti Paesi minacciati dall’Isis, figuriamoci se si fa spaventare da qualche giornalista di sinistra con la puzza sotto al naso”. La frase sulle classi differenziate per i disabili, ha poi spiegato il vicepremier, “è stata volutamente fraintesa. Come governo, il ministro della Scuola è della Lega, il ministro della Disabilità è della Lega e l’abbiamo voluto noi. Abbiamo assunto - ha ricordato il leader leghista - a inizio anno 13mila insegnanti di sostegno e stiamo spendendo milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche perché vogliamo che le classi accolgano tutti. Le disabilità più gravi ovviamente hanno bisogno di un aiuto in più e sarebbe un problema per quei bimbi e per i compagni di classe non avere questo aiuto in più”.

 

 

Salvini ha poi parlato del suo libro. “Perché titolarlo ‘Controvento’?”, la domanda del conduttore, a cui il ministro delle Infrastrutture risponde così: “Gran parte della stampa di sinistra e di chi comanda in Europa non ama né me né la Lega, io sono l’unico ministro a processo. Fa piacere di avere il sostegno e la fiducia degli italiani. Io ci ho messo tutto me stesso. I cosiddetti poteri forti non amano me, il generale Vannacci e i sindaci della Lega. Noi andiamo avanti, sempre con il sorriso”. A Salvini viene poi chiesto dei mal di pancia all’interno della Lega per la candidatura del generale: “La Lega è nata sui territori. Ogni territorio è libero di scegliere. Abbiamo scelto una candidatura di lealtà e di coraggio come quella di Vannacci”.

 

 

Infine spazio per un messaggio all’Europa: “Io vorrei che l’Europa facesse poche cose e le facesse bene. Io dico che ci vuole più Italia, non più Europa. Vorrei che l’Europa difendesse i confini e ci dia una mano a fare le nuove ferrovie. L’Europa non può imporci di vendere le spiagge”.

 

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